Firenze - La Corte dei conti ha espresso “una valutazione sostanzialmente positiva” sull’esercizio 2006 del bilancio regionale, anche se “i buoni risultati non impediscono che sul 2007 si proietti una situazione finanziaria caratterizzata da un alto grado di precarietà e incertezza”. Il bilancio mostra un saldo positivo di 1.119 milioni “più alto dei precedenti esercizi”, ma il disavanzo effettivo della gestione è stato di 337 milioni, “derivante dalla esuberanza, rispetto all’avanzo, delle partite vincolate”, e comunque in forte diminuzione rispetto ai precedenti esercizi.
Nella relazione sul rendiconto della Regione Toscana per l’esercizio finanziario 2006, per la prima volta presentata prima che il rendiconto sia stato approvato dal Consiglio regionale, i giudici della Sezione regionale di controllo, affermano da una parte che “le strategie di bilancio adottate hanno reso possibile la sostenibilità della spesa regionale in un contesto finanziario bloccato sul versante delle risorse, anche per la volontà regionale di non ricorrere a strumenti di fiscalità aggiuntiva e contrassegnato da fabbisogni sociali fisiologicamente crescenti”.
Dall’altra, tuttavia, il ricorso all’indebitamento dovuto essenzialmente ai ritardati finanziamenti statali al sistema sanitario “contribuisce a ridurre i margini della manovra di bilancio, giacché la spesa tende sempre di più ad assumere elevati gradi di rigidità e le possibilità di ricorso all’indebitamento tendono ad esaurirsi”.
Il referto dei magistrati contabili è stato presentato oggi in Consiglio regionale al presidente Riccardo Nencini e all’assessore regionale al Bilancio Giuseppe Bertolucci, dal presidente della Sezione regionale Francesco Battini con i consiglieri che hanno redatto il documento: Gianfranco Bussetti, Paolo Scaramucci, Paolo Giusti, Graziella De Castelli, Carmela Mirabella.
Il presidente della Sezione regionale Battini ha sottolineato il ruolo della Corte “di ausilio agli organi direttivi” in quanto sempre di più orientata a fornire elementi di valutazione al Consiglio nel momento in cui deve esaminare e approvare il rendiconto: “L’obiettivo è quello di sperimentare la nuova procedura, che porti la Corte a varare il referto dopo l’incontro con i vertici regionali e inviarlo al Consiglio”.
Battini ha inoltre parlato dello sviluppo della funzione di “controllo collaborativo”, con nuove forme di collaborazione per esempio con il “piccolo parlamento”, vale a dire il Consiglio delle Autonomie locali. La Corte ha intenzione anche di approfondire il “manuale dei controlli”, presentato recentemente, “nel quale la Sezione ha reso pubblica e cogente la propria visione del controllo collaborativi senza intenti sanzionatori”.
Nell’illustrare le conclusioni del referto, Paolo Giusti ha sottolineato “il positivo livello di affidabilità” dei conti regionali a fronte del fatto che le politiche non sono mutate “e non è diverso il grado di blocco degli spazi di manovra” : “Al contenimento e alla razionalizzazione della spesa comprimibile hanno concorso non soltanto il rispetto degli equilibri di bilancio e dei vincoli imposti dalla normativa statale - ha proseguito - ma anche autonome iniziative regionali: limiti alle spesa per contratti Co.co.co., per formazione professionale e incarichi di studio e consulenza, estensione delle regole del patto di stabilità alla spesa corrente degli enti e degli organismi dipendenti”.
Nell’esprimere la sua soddisfazione per le conclusioni positive del referto, Bertolucci ha auspicato “ulteriori passi avanti nello spirito di collaborazione con la Corte dei Conti per accompagnare i vari enti nella giusta impostazione”.
In particolare l’assessore ha sottolineato come la Corte abbia riconosciuto che la legge di bilancio di previsione ha rispettato le indicazioni del Consiglio e le norme del patto di stabilità interno”.
La politica regionale tesa al contenimento della spesa per il personale ha dato risultati concreti - ha aggiunto - e il sistema dei controlli interni è stato considerato adeguato. Nel ricordare i ritardi nei trasferimenti soprattutto nella sanità, Bertolucci ha indicato “l’obiettivo di andare verso uno sviluppo del sistema sanitario attraverso una riorganizzazione che aumenti la qualità”. Prendendo spunto dal fatto che nel rendiconto la Regione ha esposto un conto consolidato della holding regionale, cioè degli enti e delle società per azioni, e che questo è stato apprezzato dai giudici contabili, Bertolucci ha concluso affermando che “il progetto di riorganizzazione della macchina regionale estesa anche ad altri enti che verrà presentata domani in Consiglio dal presidente Martini è un contributo che vogliamo dare a una svolta che deve essere impressa al sistema regione nel suo complesso”.