Che cos’è lo sport ?Quasi mezzo secolo fa, nel ‘61, Roland Barthes si pose questa domanda. Ne derivò un film (Lo sport e gli uomini ) che ora è diventato un libro pubblicato da Einaudi. L'autore di Miti d'oggi e del Grado zero della scrittura, il semiologo che ha aperto la strada agli studi 'seri' su temi come la fotografia, la moda e l'amore (nel celeberrimo Frammenti di un discorso amoroso), aveva accettato di collaborare con un giovane regista del Quebec che doveva realizzare un documentario di un'ora sullo sport.
Ne scaturì un film (Lo sport e gli uomini) che ora è diventato un libretto dallo stesso titolo (Einaudi). La risposta Barthes la cercò frugando sia negli sport più arcaici, come la corrida che in quelli segnati dal dinamismo della modernità, come la Formula 1. '' La corrida,scrive lo studioso francese , spiega agli uomini perché il migliore è l’uomo», quasi che nello sport l’umanità celebri se stessa, ripeta all’infinito la cerimonia che ne sancì la vittoria sulla «bestialità» del mondo animale.
In questo senso, lo sport sarebbe il territorio in cui l’uomo offre la dimostrazione di un coraggio consapevole, alimentato dalla conoscenza e non dall’istinto, esibito con uno stile adeguato che alla fine spiega il suo successo «sull’ignoranza, la paura, la necessità». Il libro è un insieme di ferma-immagini sullo sport in tutte le sue forme, con attenzione anche al calcio e al ciclismo,che il semiologo francese legge con attenzione, senza volerne scrivere una storia Barthes intende evidenziarne ,soprattutto la fenomenologia e la poetica.
'' Per lo spettatore dell’evento sportivo-scrive il semiologo- guardare non è soltanto vivere, soffrire, sperare, ma anche e soprattutto esprimere i propri sentimenti . '' Un libro , di grande qualità che ci aiuta a comprendere il significato dello sport nella nostra vita e ,forse, a dimenticare per un po’ i gossip e i pettegolezzi del calcio parlato.
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