L'imponente opera editoriale dedicata alle medaglie e alle monete del Museo Nazionale del Bargello di Firenze e curata da Giuseppe Toderi e Fiorenza Vannel è quasi completa. Oggi alle ore 17 presso il Museo stesso (via del Proconsolo 4, Firenze) la soprintendente per il Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini, il direttore del Museo del Bargello Beatrice Paolozzi Strozzi e il presidente dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze Edoardo Speranza presenteranno gli ultimi due volumi, appena ultimati: Medaglie italiane del Museo Nazionale del Bargello.
Volume IV: secolo XIX (pp. 424, 180 tavole a colori, euro 85) e Monete italiane del Museo Nazionale del Bargello. Volume IV. Toscana (Firenze esclusa). Marche - Umbria (pp. 272, 118 tavole a colori, euro 85).
Il progetto editoriale - realizzato dalle edizioni Polistampa e sostenuto dall'Ente Cassa di Risparmio - ha avuto inizio nel 2003 e si è sviluppato fino a oggi con la pubblicazione di due volumi l'anno: uno per le medaglie (il primo copre i secoli XV e XVI; il secondo il XVII; il terzo il XVIII; il quarto ed ultimo, appena uscito, il XIX) e uno per la descrizione delle monete (suddivise più opportunamente per area geografica: Italia settentrionale; Repubblica di Firenze; Granducato di Toscana; Toscana, Marche e Umbria nel volume da oggi disponibile.
L'uscita del volume sull'Italia centromeridionale, fissata per il febbraio 2008, concluderà il progetto per un totale di 9 volumi). L'accurata opera di catalogazione è stata effettuata da Fiorenza Vannel e Giuseppe Toderi, da sempre studiosi delle collezioni del Bargello e tra i massimi esperti di medaglistica a livello mondiale, con alle spalle una vasta bibliografia scientifica, grazie alla quale hanno potuto correggere numerose attribuzioni.
Il corpus delle monete e delle medaglie italiane del Bargello nasce dalla storica Collezione Medicea, avviata alla metà del XV secolo da Piero de' Medici il Gottoso e proseguita nei secoli successivi dalla famiglia Medici, fino all'arrivo in Toscana dei granduchi di Lorena, che ne divennero gli eredi.
La raccolta, tra le più celebri del mondo per storia, qualità e numero ( oltre 17.000 pezzi!), si è continuamente accresciuta attraverso numerosi lasciti, come le collezioni Carrand e Ginori Conti, nonché importanti acquisizioni, come le collezioni Guastalla e Cora-Fanfani. Confluita dapprima nel Gabinetto Numismatico degli Uffizi, fu poi smembrata: al Bargello andarono i pezzi medievali e moderni, al Museo Archeologico quelli antichi, ma anche numerosi altri. Questo errore di assegnazione è stato corretto solo nel 2001, con il trasferimento al Bargello degli esemplari cronologicamente pertinenti.
Proprio la ricomposizione della collezione ha dato spunto alla monumentale opera di catalogazione e al progetto editoriale che ne è seguito.
Tutte le medaglie e le monete sono illustrate fronte/retro, e per ciascuna sono riportati i riferimenti bibliografici, il peso in grammi, il numero d'inventario e la descrizione di ambo le facce. Apposite tavole a colori a tutta pagina illustrano gli esemplari più notevoli. I volumi sulle medaglie sono ulteriormente arricchiti dalle biografie dei medaglisti e dagli indici degli artisti e dei personaggi ritratti.
(Irene Gherardotti)