14 giugno 20- Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha riconosciuto la denominazione di origine controllata "Terre di Casole", che verrà conferita ai vini prodotti all'interno del territorio comunale. L'approvazione del disciplinare di produzione, il documento che sancisce le caratteristiche che devono possedere i vini casolesi, è stata resa ufficiale nei giorni scorsi. Il riconoscimento rappresenta, dunque, un'attestazione di prestigio per la produzione vinicola locale, la prima conferita ad un Comune della Val di Merse.
A garantire il prestigio della denominazione saranno una serie di norme puntuali e rigorose, mirate al mantenimento di uno standard qualitativo elevato.
Potranno, infatti, ottenere la Doc "Terre di Casole" solamente i vini prodotti all'interno del territorio amministrativo del Comune di Casole d'Elsa, "con esclusione - si legge nel disciplinare - dei terreni non vocati alla qualità". La denominazione di origine controllata riguarderà i vini bianco, bianco riserva, rosso, rosso superiore, sangiovese, sangiovese riserva e passito. "Il riconoscimento della denominazione di origine controllata "Terre di Casole" - afferma Valentina Feti, sindaco di Casole d'Elsa - rappresenta un risultato importante per tutto il territorio e premia il percorso promosso, a partire dal 2002, dalle associazioni di categoria, Coldiretti, Cia e Unione Agricoltori, e dai produttori vitivinicoli locali, con il sostegno dell'amministrazione comunale.
Un elemento fondamentale per il riconoscimento, sono state proprio la collaborazione e la concertazione tra i soggetti coinvolti, che hanno creduto molto in questo progetto di valorizzazione del nostro territorio. Adesso, il passo successivo, sarà la partecipazione formale dei viticoltori, al fine di creare un ambito territoriale delle Doc".