Si è chiusa brillantemente la prima edizione del “Premio Nazionale di Letteratura e Cinematografia Sportiva”, manifestazione ideata e realizzata dall’Assessorato allo Sport della Provincia di Chieti in collaborazione con la Fondazione Tiboni - Premi Flaiano ed il Premio Prisco. Sono stati assegnati i due riconoscimenti da diecimila euro alle opere che con i loro contenuti hanno contribuito a diffondere una cultura basata sui grandi valori dello sport, quali la lealtà, la correttezza, la serietà, la solidarietà, il rispetto dell’avversario, privilegiando l’aspetto sportivo del risultato rispetto a quello economico.
La serata è stata condotta da Giacomo Crosa, volto sportivo del TG5, affiancato da Federica Ciampoli, capitano abruzzese della nazionale di pallacanestro femminile, che proprio a Chieti, dal 24 settembre al 7 ottobre, sarà protagonista di Eurobasket Women 2007.
Insieme al moderatore erano presenti alcuni dei membri della giuria come la presidente Emanuela Audisio, de La Repubblica, Roberto Ghiretti, presidente di Studio Ghiretti e Franco B. Ascani presidente della Ficts, che inserirà di diritto l’opera audiovisiva vincitrice nella shortlist dei finalisti della venticinquesima edizione del “Milano International Ficts Festival”, che si terrà nel capoluogo lombardo dal 27 ottobre al 1 novembre 2007.
Per la sezione letteratura il vincitore è stato Matteo Marani, giornalista del Guerin Sportivo, con il suo libro “Dallo scudetto ad Auschwitz” che racconta la storia tragica di Arpad Weisz, dimenticato allenatore degli anni ’30 che vinse lo scudetto con l’Inter e altri titoli nazionale col grande Bologna, oltre al Trofeo delle Esposizioni, la Champions League dell’epoca, contro il Chelsea, e che a causa del suo essere ebreo fu allontanato dall’Italia fascista per finire nel campo di concentramento nazista.
Marani spera “che la tendenza inaugurata da questo premio venga rinnovata, sono ancora più soddisfatto perché nella giuria c’erano persone che fanno dei valori puri dello sport lo sfondo del loro lavoro quotidiano”.
Nella sezione cinematografia e audiovisivi si è verificato un ex aequo con il premio assegnato ad Elisabetta Caporale, inviata di Rai Sport, con il filmato “La maratona dei diritti” (riprese di Roberto Carulli e montaggio di Alessandro Aprea) ed al duo di Sky Massimo Bomprezzi e Matteo Sangalli.
Il primo filmato è il racconto di un viaggio a Nairobi con Paul Tergat, per parlare con il primatista mondiale della maratona dei gravissimi problemi del Kenya. La Caporale, volto storico della televisione pubblica ha ringraziato “la giuria e la Provincia di Chieti. Credo sia stato apprezzato l’aver dato voce a chi spesso non è ascoltato da nessuno”. Vincitori quindi anche Matteo Sangalli e Massimo Bomprezzi, di Sky Sport, con un emozionante film documentario che ricostruisce senza retorica le vicende legate alla tragedia di Catania, costata la vita all’ispettore di polizia Filippo Raciti.
Un documento eccezionale, che mescolando la voce originale della telecronaca di Massimo Tecca con le immagini degli scontri all’esterno dello stadio fa emergere l’assurdità di questo tipo di situazioni. Bomprezzi, oltre a ringraziare il collega assente alla premiazione, ha spiegato che “il filmato è stato realizzato nelle trenta ore successive agli scontri, abbiamo montato tutto seguendo in tempo reale l’evoluzione dei fatti. In questo lavoro quello che conta di più sono le immagini”.