L’esecutivo provinciale si è riunito questa mattina alla Fattoria di Coiano, nel comune di Castelfiorentino, per discutere del più famoso sentiero della spiritualità. Hanno partecipato all’incontro anche Piercarlo Rampini, delegato dal ministro Rutelli al coordinamento delle iniziative di sviluppo della Via Francigena, e l'archietetto Alberto Conte che ha curato il progetto per il tratto toscano. Tema all'ordine del giorno della riunione di giunta: la valorizzazione e la tutela della Via Francigena.
Capitolo che tocca molti temi: dal turismo consapevole, alla spiritualità, alla conservazione dei beni culturali.
"La Provincia vuole impegnarsi, anche collaborando con le altre Amministrazioni provinciali e regionali - ha spiegato il Presidente Matteo Renzi - affinché il tracciato toscano e fiorentino della Via Francigena sia tutelato e valorizzato, perché le persone siano invogliate a scoprirlo sempre di più. Siamo grati al ministro Rutelli per l'impegno che il ministero sta mettendo in questa impresa e contiamo di poter portare avanti molti progetti".
Alla riunione della Giunta provinciale era presente Piercarlo Rampini, delegato del ministro Francesco Rutelli, coordinatore del progetto nazionale sulla Via Francigena italiana: il progetto è già partito con la creazione di un tavolo che mette in collegamento il Ministero, le Amministrazioni regionali, provinciali e comunali, ma anche gli enti, le fondazioni bancarie e molti altri soggetti.
"Il ministero ha già previsto un fondo di 10milioni di euro da riservare ai progetti sulla Via Francigena - ha riferito Rampini - Dalle amministrazioni ci aspettiamo idee per rinnovare il turismo lungo il tracciato.
I progetti dovranno essere presentati dalle Regioni".
La Provincia di Firenze, insieme a quella di Siena e in collaborazione con la Fondazione Monte dei Paschi, ha già pronto un suo progetto per il sentiero toscano della Francigena. L’iniziativa è stata presentato questa mattina, sempre nel corso della riunione della Giunta al Castello di Coiano. Il progetto della Provincia, curato dall'ingegnere Alberto Conte, prevede di investire molto in ricettività basilare, ossia luoghi semplici e dignitosi dove i visitatori possono dormire.
"Il tratto toscano della Francigena - ha detto l'ingegner Conti - non ha nulla da invidiare al Cammino di Santiago, in Spagna. Deve e può raggiungere i suoi stessi standard di accoglienza". Data la conformazione del territorio, la Provincia deve lavorare molto anche per favorire il turismo ciclistico lungo la Francigena e realizzare mappe, sentieri e segnaletica chiari e diffusi.
L'interesse della Provincia di Firenze per la Via Francigena nasce anche perché l'Amministrazione ha recentemente aderito all'Associazione Europea delle Vie Francigene, che mette in collegamento enti e soggetti diversi che lavorano e investono per la tutela di uno dei più antichi sentieri della spiritualità.
La trasferta della Giunta provinciale si è conclusa con un pranzo preparato, come prova d’esame, dagli studenti dell’istituto F.
Enriques (indirizzo alberghiero). Al termine del pranzo di fine anno, il Presidente Renzi ha espresso sincere parole di elogio e di ringraziamento agli studenti e ai loro insegnanti.
Informazioni e curiosità sul tratto italiano e toscano della Via Francigena
La Via Francigena è un itinerario che attraversa l'Europa. Le sue origini risalgono al Medioevo. Parte da Canterbury, percorre la contea del Kent, arriva alla Manica, prosegue lungo le regioni francesi Nord Pas de Calais, Picardie, Champagne-Ardenne Franche-Comté, varca la frontiera Svizzera nel cantone di Vaud e, in Italia, si snoda attraverso molte regioni: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Lazio.
Tra i numerosi documenti e memorie di viaggio che attestano l'antichità di questo percorso, uno dei primi e più famosi è proprio il Diario di Sigerico che intorno al 990, di ritorno da Roma dove si era recato in pellegrinaggio per ricevere direttamente dal papa Giovanni VI il "pallio", o mantello, vescovile, lasciò uno scarno ma preciso elenco delle 79 tappe, da lui chiamate submansiones, del viaggio compiuto dalla sede papale fino alla costa atlantica: de Roma usque ad mare.
Il Diario di Sigerico è conservato alla British Library di Londra.
Il percorso italiano secondo l'itinerario di Sigerico è rilevato e mappato su oltre 300 carte in scala 1 a 10.000 ed è scaricabile dal sito dell'Associazione Europea delle Vie Francigene, www.viafrancigena.eu con le caratteristiche territoriali per percorrere la varie tappe.
In tutto il tracciato italiano conta 938 km, al 58% su asfalto, al 31% su sterrato e all'11% su sentiero. In totale si possono trovare 1348 bivi.
Il percorto toscano della Francigena conta invece 342 km, quindi più di un terzo dell'intero tracciato nazionale si trova in Toscana - di circa 50 km il percorso nel territorio della Provincia di Firenze - .
Al 56% il percorso è su asfalto, al 31% su sterrato e al 13% su sentiero. Sulla via Francigena toscana ci sono 455 bivi e al 97% il tracciato è già in condizione di sicurezza. I due punti più pericolosi in Toscana, per chi percorre a piedi la Francigena, sono l'ingresso ad Aulla e a Fucecchio.