Nel solco della tradizione il Consorzio Vini Cortona presenta la quarta edizione del progetto “Cortona vino e territorio”, che si svolgerà a Cortona nei giorni di venerdì 8 e sabato 9 giugno.
Dopo aver affrontato negli anni passati i temi legati al paesaggio, agli etruschi, al linguaggio, quest’anno la scelta è stata quella di concentrarsi sul “Classico Italiano” riaprendo un dibattito troppe volte accantonato sulla classicità italiana intesa come modus operandi, come elemento centrale della nostra personalità e perno del nostro successo.
L’orgoglio di vivere con stile e pensiero italiano che vuol dire radici salde nel passato e sguardo e mente aperti nel futuro.
La due giorni cortonese parte venerdì 8 con una presentazione e degustazione dei vini Cortona Doc in una spettacolare ambientazione nelle sale e nel cortile della Fortezza Medicea del Girifalco a Cortona, sede dello stesso consorzio. La presentazione e degustazione NON SONO APERTE AL PUBBLICO e sono dirette esclusivamente alla stampa.
In quella occasione il Consorzio illustrerà anche i risultati che le proprie aziende sono state in grado di raggiungere in pochi anni, con una crescita importante dei soci, dei produttori, degli imbottigliatori degli ettari coltivati ma anche e soprattutto sarà l’occasione per presentare la grande qualità raggiunta dai vini di Cortona ormai stabilmente ai vertici del gradimento internazionale.
La giornata di sabato sarà tradizionalmente dedicata all’approfondimento culturale con il convegno “Classico Italiano, lo stile e il pensiero” che si svolgerà nel Salone Mediceo di Palazzo Casali a Cortona con inizio alle ore 10.00.
Bob Wilson, architetto e visual artist, che ha allestito alla Triennale di Milano la grande mostra dedicata a Giorgio Armani, il più classico stilista italiano, ha risposto così a chi gli chiedeva se la moda sia davvero arte: “E’ qualcosa che può apparire e scomparire e se è classica nella forma verrà sempre riscoperta, in qualche modo”.
Cortona, città-modello della cultura italiana nei suoi manufatti architettonici e nel suo paesaggio, patria di un amante del mondo classico e del paesaggio toscano come Pietro Pancrazi, propone una riflessione a tutto campo sul significato del classico come misura di tutte le cose e come tratto distintivo “che a volte appare e a volte scompare” dallo stile italiano, nell’arte come nella moda, nello stile di vita come nella scritture, nel pensiero come nel gusto.
Ha scritto Pancrazi che la classicità è “un modo di essere”, “è senso intimo dell’ordine, coscienza del limite e del fine di sé”. In questo senso esser classici, significa sentirsi giusti, in armonia con se stessi e con l’universale, anche “nelle temperie e nell’inquietudine della modernità, purché si abbia la coscienza del limite e la consapevolezza di essere uomini inseriti nel tempo dell’inquietudine”.
Questo concetto dinamico nel tempo e nella storia della classicità non rimanda solo ad una civiltà grandiosa e remota che in strada ha lasciato testimonianze mirabili, ma ad un modo di essere che, appunto, va perseguito in ogni tempo, che può apparire e scomparire, ma verrà sempre riscoperto dagli uomini che aspirano alla saggezza e alla bellezza, all’armonia con se stessi e con la natura.
In una parola il classico corrisponde alla semplicità e la semplicità è l’ultima eterna forma di verità in un mondo sempre più complesso ed indecifrabile.
In un certo senso il classico è il vero segreto del successo “made in Italy” nel campo della moda come nel campo dei prodotti del gusto italiano fra i quali eccelle il vino.
Solo che gli stranieri hanno percepito questo legame profondo fra il classico ed il made in Italy, mentre la cultura italiana, politica come giornalistica, non sembra averlo ancora pienamente compreso.
A Cortona nel parleranno Frances Mayes, scrittrice americana di grande successo, Francesco Gurreri, docente di architettura presso l’Università di Firenze, la Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini Luchinat e Zeffiro Ciuffoletti, storico, docente presso l’Università di Firenze.
La due giorni sarà anche l’occasione per assegnare ad una personalità distintasi nel mondo del vino il premio il premio “Terre di Cortona” istituito quest’anno dal Consorzio.
La manifestazione è realizzata grazie a Comune di Cortona, Provincia di Arezzo, Regione Toscana, Camera di Commercio di Arezzo, Feder Doc, Strade del Vino Terre di Arezzo e Banca Popolare di Cortona.