Firenze, 31 Maggio 2007- A Firenze inflazione in aumento a maggio di +0,6%. In aumento gli alberghi, la benzina e le riparazioni dei mezzi di trasporto. In diminuzione i pacchetti vacanza e i medicinali. Sono questi i dati emersi dall'anticipazione dei risultati del calcolo dell'inflazione a Firenze per il mese di maggio (che dovranno essere poi confermati dall'Istat) secondo gli indici per l'intera collettività nazionale, presentati oggi dall'assessore alla statistica Eugenio Giani e dall'ufficio comunale di statistica.
La rilevazione si è svolta dal 1° al 21 del mese di maggio 2007 su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione che alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.600 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere. Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall'Istituto Nazionale di Statistica. I pesi dei singoli prodotti e capitoli sono stabiliti dall'Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale.
La variazione congiunturale è +0,6% mentre ad aprile era +0,3%; la variazione tendenziale è +1,3% mentre ad aprile era +1,1%. Il risultato complessivo deriva soprattutto dagli aumenti registrati nei capitoli servizi ricettivi e di ristorazione e trasporti, solo in parte compensati dalle diminuzioni del capitolo ricreazione spettacoli e cultura. L'aumento mensile del capitolo servizi ricettivi e di ristorazione, +1,8% il maggiore tra tutti i capitoli di spesa, deriva dal forte aumento della camera di albergo: +7,7% rispetto ad aprile.
In aumento il pasto al fast food (+1,3%). Nel capitolo dei trasporti si segnalano i forti aumenti dei carburanti (benzina +3,2%, gasolio +1,1%) e delle riparazioni dei mezzi di trasporto (complessivamente +4,1%). L'intero capitolo registra una variazione mensile di +1,5%. La variazione mensile del capitolo generi alimentari e bevande analcoliche di +0,4% deriva da aumenti diffusi tra i quali si segnalano quelli delle patate (+17,1%), delle cipolle (+26,1%), del pane (+1,0%) e della frutta (+1,3%).
In diminuzione i pomodori da sugo con -19,9%. La variazione tendenziale del capitolo passa da +2,2% di aprile a +2,4% per il mese in corso. La variazione nulla del capitolo servizi sanitari e spese per la salute è causata dall'aumento dei servizi medici (complessivamente +0,7%) compensati dalla diminuzione dei medicinali (-0,9%). Nel capitolo ricreazione spettacoli e cultura si registra un ribasso dovuto al calo dei pacchetti vacanza ( 6,4%) in parte compensato dall'aumento dei personal computer (+6,5%).
Tra le altre variazioni di rilievo si segnalano gli aumenti dell'onorario dell'avvocato (+1,9%), della fede in oro (+0,9%), dell'assicurazione sui mezzi di trasporto (+0,7%) e della retta in casa di riposo (+1,1%). Il dato complessivo annuo di +1,3% è il risultato dell'aumento dei beni, che nel paniere rappresentano il 58% del peso complessivo, pari a +0,8%, a fronte di un aumento più consistente dei servizi, che pesano per il restante 42%, pari a +2,0%. Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i prodotti alimentari non lavorati (per esempio ortaggi, frutta, pesci e carne) registrano complessivamente un aumento rispetto a maggio 2006 di +3,1% mentre i beni alimentari lavorati (tra cui pane, bevande, scatolame, formaggi) segnano una variazione più contenuta di +1,9%.
I beni energetici non regolamentati, come i carburanti, registrano ancora una variazione annua negativa rispetto a maggio 2006 di -5,0%. Rimane positiva la variazione annuale dei beni energetici regolamentati (fra cui energia elettrica e gas metano) pari a +2,3%. La variazione annuale di prezzo dei beni durevoli (tra cui elettrodomestici e automobili) è -0,2% mentre quella dei beni non durevoli (tra cui medicinali, saponi e detersivi) è di -0,4%. I beni semidurevoli (fra cui abbigliamento e libri) registrano invece aumenti costanti nel tempo: +1,3% il dato annuale per maggio.
Tra i servizi torna ad aumentare la differenza tra i servizi non regolamentati, che registrano aumenti annuali pari a +2,1%, e servizi soggetti a regolamentazione, il cui aumento annuale è +1,4%.