Maggio 2007 – 9 toscane su 10 sono aperte al cambiamento e impegnate nel perseguirlo, a partire dalle piccole cose della vita. E il primo passo per cambiare per le toscane è quello verso il parrucchiere ed in genere la cura dei capelli, perchè le donne quando desiderano trasformarsi e portare una nuova luce nel proprio quotidiano, istintivamente, partono dai capelli. Sono questi alcune delle conclusioni dell’indagine demoscopica “Italiane, pronte a Splendere?” svolta da Astra Ricerche per Pantene, finalizzata a scoprire come le donne italiane vivono e vedono il cambiamento proprio e delle altre, quali sono i principali cambiamenti che mettono in atto nel corso della loro vita e quale ruolo giocano i cambiamenti legati al look dei capelli, dal taglio, al colore, all’acconciatura.
Ma le toscane sono pronte a cambiare? L’indagine evidenzia, da subito, una importante spaccatura tra coloro che amano innovare e modificare anche in modo sostanziale parti più o meno importanti della loro vita (le innovatrici allegre che rappresentano il 58% del campione intervistato +4% rispetto al campione nazionale), coloro che si sentono scosse tra desiderio di mutamento e insicurezza nel perseguirlo (le transizionali ansiose, il 18% delle intervistate identico al valore nazionale) e coloro che, al contrario, lo temono e tendono ad evitarlo (definite conservatrici ripetitive, il 24% delle intervistate contro il 28% del campione nazionale).
Quanto però si passa ad indagare i micro-cambiamenti, la situazione cambia e la grande maggioranza delle toscane intervistate si impegna nel perseguirli a partire dalle piccole cose della vita quotidiana perché li vive come autoterapici.
Anche tante intervistate toscane infatti conservatrici o ansiose amano introdurre saltuariamente dei piccoli cambiamenti nella propria vita: il 52% (vs. 53% della media in Italia) cambia l’acconciatura, la lunghezza, il taglio, il colore dei capelli, il 48% (rispetto al 49% del campione nazionale) acquista un capo d’abbigliamento o un accessorio insolito per sé; il 58% (vs.
il 59%) ogni tanto svuota e rimette a posto scatole o cassetti; il 55% (vs. 49%: soprammedia) getta all’aria le borse per poi riordinarle; il 31% (vs. 34%) cambia il percorso abituale per fare la spesa o andare al lavoro o portare i figli a scuola, ecc.; il 42% (38% in Italia: soprammedia) muta la disposizione dei mobili in casa; il 19% (vs. 16% del campione nazionale) adotta un trucco inconsueto.
La strategia dei micro-mutamenti è seguita dalla maggioranza delle toscane ed attuata anzitutto per sé stesse, per avviare o rafforzare (e comunicare a sé e agli altri) l’innovazione esistenziale, per migliorare e migliorarsi, per accrescere la propria autostima, per mettere a punto e aggiornare un ricco progetto di vita.
In questa strategia autoterapica, i micro-cambiamenti legati ai capelli giocano un ruolo chiave per molteplici aspetti: per motivi esclusivamente connessi al look (dalla bellezza alla seduzione), per ridefinire periodicamente la propria personalità, per coccolarsi pensando alla cura dei capelli anche come arma contro l’invecchiamento, fino a raccontare la propria evoluzione interiore, ovvero la propria capacità di trasformarsi per tirare fuori il meglio di sé.
Concentrandosi sulla cura dei capelli dall’indagine emerge che il 28% delle toscane tra il 2004 e il 2007 ha modificato l’acconciatura, il taglio, il colore, ecc.
da tre a sei volte e il 22% (in Italia però è il24%) è intervenuta sui capelli da 7 a 26 volte sempre nello stesso periodo. Tra le operazioni più frequenti domina il taglio (54% vs. 63% del campione nazionale), seguito dall’acconciatura (44% vs, 50%, il dato più alto della nazione) e dalla scelta di una colorazione inedita (45% vs. 51%). La cura e il mutamento del taglio e dell’acconciatura dei capelli gioca un ruolo di rilievo nella strategia della cultura del cambiamento per motivi legati al look, alla bellezza e al desiderio di vivere bene le giornate (il “good hair day”): la verità infatti è che le donne cominciano e vivono al meglio le loro giornate se possiedono capelli puliti e a posto, magari sfoggiando un taglio nuovo o un nuovo colore che illumina loro il viso.
Questa considerazione coinvolge l’82% delle intervistate con le ultra 44enni in testa su tutte.
Toscane capellofile e capellopatiche, dunque. Perché i capelli sono come parole con le quali iniziare a scrivere una pagina nuova per la propria vita.
Pantene, da 60 anni marchio di riferimento dell’hair-care, invita ed accompagna le donne italiane verso un percorso di splendore che inizia dalla salute e dalla bellezza dei capelli. Per farlo, Pantene si trasforma attraverso rinnovate confezioni, un nuovo logo e simbolo, la Shirra, segno della possibilità insita in tutte le donne di cambiare per trasmettere il meglio di sè ed una nuova campagna pubblicitaria che invita le donne a “far splendere il meglio di sè”.
Basata su 1.002 interviste telefoniche CATI ad un campione rappresentativo delle italiane dai 14 anni in su, pari ad un universo di 23.4 milioni, l’indagine è stata effettuato nei mesi di gennaio e febbraio 2007.