Non più soltanto realtà a vocazione produttiva e industriale: quello pratese si candida a divenire distretto delle energie rinnovabili e alternative, a partire dall’esperienza della Com-Ital Group, l’azienda montemurlese che ha installato sulla superficie della propria azienda uno dei maggiori impianti fotovoltaici del Centro Italia. Il taglio del nastro della struttura - una superficie di 600 metri e una potenza da 50 kilowatt suddivisi in 228 moduli fotovoltaici realizzati con una tecnologia di silicio policristallino (da 5,5 kilowatt l’uno) – è avvenuto questa mattina alla presenza di numerose autorità intervenute per l’occasione: dal sindaco di Montemurlo Ivano Menchetti all’assessore provinciale all’Ambiente Stefano Arrighini, dal presidente regionale della commissione Sanità Fabio Roggiolani al presidente della commissione Ambiente della Regione Toscana Erasmo D’Angelis.
Gli impianti hanno ricevuto inoltre la benedizione del Vicario della diocesi pratese, Monsignor Eligio Francioni, mentre un fiume di persone, tra esponenti della politica locale, rappresentanti delle istituzioni e delle categorie economiche (Confartigianato e Unione Industriali), si riversava negli stabilimenti dell’azienda di via dell’Artigianato a Oste per ammirare gli impianti. Grande la soddisfazione tra dirigenti della Com-Ital Group e della Impianti Leonardo srl (impresa del gruppo Com-Ital), Bruno Morozzi e Massimo Pettinari che prima di inaugurare gli impianti fotovoltaici, si erano fatti promotori di un convegno sulle opportunità derivanti dalle fonti rinnovabili e, in particolare, dall’energia solare, dal titolo “Dalle intenzioni ai fatti concreti: il Caso Com-Ital Group”.
Una mattinata di approfondimento su un tema molto discusso negli ultimi tempi, quello di come coniugare sviluppo economico e competitività con rispetto dell’ambiente in una dimensione sostenibile.
Spunti specifici in questa direzione sono venuti dagli interventi di D’Angelis e Roggiolani, entrambi impegnati a indirizzare la politica regionale verso un più ampio sostegno al settore delle energie alternative. Una scommessa che, secondo il presidente regionale commissione Ambiente, consiste nel gettare le condizioni per la creazione di “un distretto delle rinnovabili” che passa anche attraverso l’esperienza di singole aziende scelgono spontaneamente d’investire sul fotovoltaico, mentre per Roggiolani, più critico verso taluni orientamenti della Regione Toscana in materia, quella della geotermia è una partita che deve essere giocata bene: il distretto pratese deve trasformarsi da area che necessita di energia per scopi industriali ad area che l’energia la produce, in un’ottica di autoconsumo e autoproduzione”.
“Chi sceglie di ricorrere all’energia rinnovabile – ha affermato Roggiolani - sceglie di aderire a un modello di sviluppo che appartiene a tutta la comunità”. Tornando a Montemurlo, è stato il sindaco Ivano Menchetti a fare da padrone di casa: nell’introdurre i lavori del convegno, il primo cittadino ha richiamato l’attenzione sugli incentivi all’uso dell’energia rinnovabile, “che possono essere elementi preziosi nella definizione del regolamento urbanistico comunale”. “L’esperienza di un’azienda come la Com-Ital Group sul campo delle energie rinnovabili - ha aggiunto Menchetti - ci fa ben sperare per la tenuta del nostro sistema produttivo, già messo a dura prova da una lunga crisi economica”.
A prendere la parola dopo il sindaco è stato l’assessore provinciale Arrighini, mentre Bruno Morozzi della Com-Ital Group ha fatto il punto sull’utilizzo del fotovoltaico in Italia (“nel 2005 la Germania aveva installato 1400 megawatt di potenza fotovoltaica contro i 35 dell’Italia”) e Massimo Pettinari della Impianti Leonardo srl ha spiegato i vantaggi dell’impianto installato a Montemurlo (“il bilancio ecologico che prevede 60 tonnellate di petrolio risparmiato l’anno”).
A descrivere le agevolazioni finanziarie previste dal conto energia, previste dall’ultima Finanziaria, è stato Emiliano Fariseo della Banca Intesa San Paolo, mentre Fabio Panerai dello Studio architetto Benelli ha parlato del “progetto Montemurlo”, un insediamento di quaranta unità abitative che vedrà la luce in via Lamarmora, anticipando tutta serie di parametri innovativi di fabbisogno energetico di cui terrà conto la legislazione italiana da qui al 2010.
In particolare, sul tetto degli appartamenti saranno infatti installati due tipi di pannelli fotovoltaici, l’uno solare e l’altra termosolare per la produzione di acqua che serviranno ad alimentare anche l’energia del condomino, oltrechè delle case, accanto a un sistema di compostaggio dei rifiuti vegetali e di riutilizzo dell’acqua per l’annaffiatura.
Progetti ambiziosi che proiettano il comune di Montemurlo in una dimensione d’innovazione e competitività per lo sviluppo dell’economia e del territorio.