Firenze, 16 maggio 2007- Cresce il fatturato e si dimezza la perdita di bilancio prevista nel Piano Industriale. L’Assemblea dei Soci della Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno ha approvato il bilancio 2006 che chiude con un incremento del fatturato lordo dell’1,6% rispetto al 2005, con una perdita di 423mila euro a fronte di una previsione nel Piano Industriale 2006-2010 di 900mila euro. Il risultato del bilancio chiuso al 31 dicembre 2006 è il frutto di diversi fattori che hanno inciso significativamente nella gestione della Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno, oltre al prolungato start up del nuovo stabilimento.
Da registrare, innanzi tutto, un incessante incremento dei tassi di interesse (ben 5 aumenti operati dalla BCE per un totale dell’1,25%) e lo stop alle trattative sindacali previste nel Piano Industriale ed indirizzate ad una riduzione del costo del lavoro. Tutti fattori, questi ultimi, che hanno spinto il management aziendale a cogliere l’opportunità di cedere convenientemente e anticipatamente l’area dell’ex stabilimento produttivo di Pistoia con una plusvalenza di circa 1 milione di euro.
Manovra, quest’ultima, prevista nel Piano Industriale per il 2007.
«Le diverse criticità presentatesi nel corso del 2006 e lo stato di incertezza che caratterizza eventuali interventi esterni – spiega Franco Cervelin, presidente della Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno – hanno spinto il Cda ad aggiornare il vecchio Piano Industriale approvato nel maggio del 2005 e condiviso da tutte le parti sociali e i soggetti interessati. Con la chiarezza e la trasparenza che hanno guidato il nostro operato fino ad oggi, abbiamo individuato le strategie per superare le criticità facendo conto sulle sole forze dell’azienda e sulle possibili iniziative che la stessa può assumere autonomamente e legittimamente».
Tre le direttrici su cui si muove il nuovo documento di indirizzo economico dell’azienda per giungere nel 2009 ad un solido e duraturo equilibrio gestionale: 1) recupero della redditività interna attraverso uno sviluppo mirato dei ricavi ed un contenimento dei costi 2) riproposizione del tema del costo del lavoro, auspicando una ritrovata concertazione 3) rinegoziazione dei contratti di conferimento del latte locale alla loro scadenza del 31.03.09, attenendosi al costo medio di mercato, fatta eccezione per la materia prima proveniente dal Mugello.
«In questo panorama – ha concluso il presidente Cervelin – accogliamo positivamente il recente conferimento alla Centrale da parte del Comune di Firenze del terreno su cui è sorto lo stabilimento, un segnale forte e concreto di fiducia che auspichiamo possa essere seguito anche dalle altre Istituzioni interessate. Solo infatti con impegni concreti e significativi, lo sforzo aziendale sarà facilitato e i ritrovati e più saldi equilibri economici e finanziari andranno, ovviamente, a vantaggio di tutti».