Sui ritardi ingiustificati nella consegna della corrispondenza nei Comuni della Provincia di Firenze l’assessore ai rapporti col Consiglio Valerio Nardini ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Paolo Londi (La Margherita). “Anche nei mesi passati era stata presentata una domanda di attualità su difficoltà del servizio postale. In quell’occasione – ricorda l’assessore Nardini – ho incontrato il Responsabile del Dipartimento corrispondenza delle Poste per le Regioni Toscana e Umbria, dottor Vincenzo Girardi, ed i rappresentanti di C.G.I.L.
C.I.S.L. e U.I.L. Il dottor Girardi aveva attribuito le difficoltà del servizio postale in alcuni Comuni della Provincia a cause transitorie, sostanzialmente riconducibili agli ostacoli oggettivi che un’azienda incontra quando introduce una nuova organizzazione del lavoro, separazione del servizio di recapito dalla struttura degli uffici postali. I rappresentanti sindacali non avevano negato le ragioni della nuova organizzazione ma avevano aggiunto che a loro avviso vi era una carenza di personale che rendeva difficile, in alcuni casi, ai dipendenti addirittura di usufruire delle ferie.
Dagli incontri, che si svolsero a dicembre, avevo tratto il convincimento che i problemi fossero in via di superamento, ma mi pare che le cause di difficoltà nel servizio permangano, e resta ora come a dicembre il caso particolarissimo del Comune di Signa. Ho chiesto un nuovo incontro alle organizzazioni sindacali e al nuovo Responsabile del Dipartimento corrispondenza nelle Regioni Toscana – Umbria, il Dottor Chiola. Ho chiesto anche un incontro sul programma di riorganizzazione degli uffici postali nei piccoli Comuni”.
D’accordo Londi sul percorso prospettato dall’assessore. “La invito veramente a fare sentire la voce della Provincia nella maniera più solerte possibile perché questo problema si ripresenta, ciclicamente, a macchia di leopardo: viene risolto da una parte e si apre in un altro Comune. Una settimana funziona e una settimana non funziona e questo è un problema complessivo che non riguarda solamente la Provincia di Firenze perché situazioni simili sono state riscontrate anche in Provincia di Pisa ed in Provincia di Livorno.
Le cause principali stanno in una razionalizzazione del servizio di Poste Italiane che tende a scindere il servizio del recapito da quella che è la struttura di Poste Italiane. Questa operazione, seppur legittima in sé e per sé, non può andare a scapito degli utenti finali. Oltretutto, dopo diversi anni ed una cura dimagrante del personale, Poste Italiane, da due anni, ha i bilanci in cospicuo attivo. Però, lo sappiamo: Poste Italiane punta tutto su Banco Posta, per ovvi motivi, però la corrispondenza è sempre un valore primario e vedersi recapitare la posta una volta la settimana o, addirittura, una volta ogni dieci giorni crea delle disfunzioni sia nell’utenza sia nell’attività industriale”.