San Piero a Sieve, 12 maggio 2006- E’ stata presentata oggi a Villa Adami a San Piero a Sieve, alla presenza del sindaco Alessia Ballini, dell’assessore alla caccia e pesca del comune di Barberino del Mugello Daniele Giovannini e dell’assessore provinciale all’ambiente Luigi Nigi, la zona a regolamento specifico di pesca che si estende da valle dell’invaso di Bilancino fino a San Piero. La Z.R.S. gestita da Fipsas (sezione provinciale di Firenze), UNPeM Toscana e Legambiente Toscana è denominata “Tail water Sieve”.
Il termine “acqua di coda” è usato per distinguere tratti di fiume a valle del rilascio da invasi di grosse estensioni e profondità elevate, che causano cambiamenti delle caratteristiche ambientali preesistenti. Proprio a causa di un abbassamento persistente della temperatura dell’acqua, il tratto è stato riclassificato a salmonidi dalla Provincia di Firenze. La pesca che si sta attuando nella Zrs dallo scorso mese di febbraio, è eco-sostenibile, cioè in grado di minimizzare la pressione sull’ittiofauna garantendone il controllo ed il bilanciamento del prelievo.
Il sistema di pesca individuato è quello con la mosca artificiale (e tecnica spinning) con obbligo di reimmissione, unico possibile data l’alta sostenibilità del metodo nei confronti della fauna ittica di un corso d'acqua. L’importanza di questo tipo di pesca è stata sottolineata da Vinicio Berti presidente provinciale Fipsas «Queste tecniche consentono la cattura e il rilascio di specie ittiche anche delicate come i slmonidi e nascono con una filosofia intrinseca attenta all’ambiente stimolando la curiosità, specialmente dei giovani che si appassionano ad una attività ludica che consente loro di scoprire il meraviglioso mondo della natura avendone rispetto» Berti ribadisce poi come la Tail water Sieve sia importante anche per lo sviluppo del territorio «Le 700 presenze in due mesi dimostrano l’attenzione che la ZRS suscita nel mondo dei pescatori e questa è sicuramente una ottima occasione per tutto il territorio».
Durante il convegno sono stati forniti dati particolareggiati sulle presenze in zona di pesca durante questi primi mesi che evidenziano una buona affluenza come sottolineato da Ugo Ciulli, coordinatore regionale dell’Unione Nazionale Pescatori con la Mosca: «La ZRS, benché di recentissima istituzione, ha già suscitato grande interesse dimostrando, con più di 700 permessi rilasciati in poco più di due mesi di attività, quanto sia alta la richiesta di acque gestite con norme di particolare tutela.
I pescatori sono giunti non solo dalla Toscana, ma anche da altre regioni d’Italia. Dai commenti riportati nell’apposita scheda informativa rilasciata contestualmente al permesso di pesca emerge un sostanziale consenso all’iniziativa, tanto che molti sono tornati più volte.
Interessante è anche la presenza di pescatori stranieri, che associando la propria passione alla visita delle città d’arte toscane, hanno anche avuto la possibilità di passare una giornata di pesca sulla Sieve.
La tecnica della pesca a mosca con coda di topo è infatti praticata in tutto il mondo, ed è spesso l’unica consentita per la cattura dei salmonidi. Teniamo conto che siamo ancora nella fase iniziale del progetto, che potrà esprimere la piena potenzialità non prima di due anni.»
Il progetto di gestione della Zrs prevedeva anche una fase di monitoraggio preliminare della fauna ittica e di altre componenti dell’ecosistema fluviale per verificare che vi fossero le condizioni ambientali adatte ad una fauna salmonicola.
Una sintesi dei dati è stata presentata nel corso della mattinata da Università di Firenze e Legambiente Toscana. Proprio il presidente dell’associazione ambientalista Piero Baronti che ha coordinato i lavori della mattinata ha affermato «la gestione delle acque a fini pescasportivi con l'esercizio di attività compatibili con l’ecosistema fluviale, costituisce incentivo alla formazione di un processo culturale che associando al fiume anche funzioni ludiche, riconduce al rispetto ed alla salvaguardia dell’intero ambiente.
Questo modello- continua Baronti - in cui si integrano controllo attivo, manutenzione e riqualificazione dell’ambiente fluviale, è funzionale per ottenere una rivitalizzazione e valorizzazione dell’area». Positivo anche il commento della Provincia di Firenze: «Con la realizzazione della Tail Water Sieve salutiamo con soddisfazione un ulteriore contributo per l’ambiente che proviene dai pescatori e dal mondo associativo di cui il nostro territorio è davvero ricco - dichiara Luigi Nigi, Assessore alla politiche dell’ambiente e del territorio - La nuova zona a regolamento specifico della Sieve infatti guarda ad un’idea di tempo libero di qualità che si fonda sulla scelta di usare correttamente le risorse naturali, garantendo la salvaguardia della biodiversità e dell’ecosistema del fiume.
Siamo sicuri che ne trarrà beneficio anche il sistema fluviale più a valle».