Filippo Volandri entra nella storia del tennis italiano. Dopo 29 anni è riuscito finalmente a infrangere l’incredibile tabù azzurro a Roma, piegando per 6-2, 6-3 in appena 1h e 3’ il ceco Tomas Berdych. Era dal 1978, quando Adriano Panatta battè per squalifica Josè Higueras, che un italiano non arrivava così lontano nel torneo capitolino. Un’impresa strepitosa anche perché segue quella di ieri, in cui il livornese aveva concesso appena 6 giochi al n. 1 del mondo Roger Federer. Contro Berdych, n. 13, Volandri ha sfoderato un’altra prestazione di livello assoluto, dominando il rivale dal fondo dall’inizio alla fine. E per Berdych, che non ha saputo trovare contromisure al gioco alto e profondo dell’azzurro (32 errori non forzati contro 14 alla fine), si è fatta presto notte fonda.