4 maggio 2007- «E’ stato attraverso l’arte che si è stabilito il primo contatto fra il Parco naturale, artistico e culturale della Val d’Orcia e quello delle Cinque Terre. La prima occasione fu data dall’esposizione dell’artista pientino Enrico Paolucci alla Galleria Sciaccheart di Riomaggiore. Da allora si contano numerose occasioni d’incontro e confronto fra queste due particolarissime realtà che presentano interessanti analogie». Con questa dichiarazione Marco Del Ciondolo, sindaco di Pienza, ha aperto la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina, venerdì 4 maggio, per presentare il progetto di collaborazione che vede protagonisti due parchi, quello delle Cinque Terre e quello Val d'Orcia, con il patrocinio dei Comuni di Pienza e di Riomaggiore e delle Province di La Spezia e Siena.
Erano presenti, oltre al primo cittadino di Pienza, Massimo Bindi, presidente del Parco della Val d’Orcia, Claudio Galletti, assessore all’agricoltura della Provincia di Siena, Franco Bonanini e Matteo Perrone, rispettivamente presidente e direttore del Parco nazionale delle Cinque Terre e il maestro Gerardo Podenzana.
Il progetto di collaborazione si aprirà con una serie d’appuntamenti che si svolgeranno a Pienza durante il weekend di sabato 5 e domenica 6 maggio e che esalteranno le tipicità delle due realtà, unite sotto il segno della qualità e della bellezza paesaggistica.
Sabato 5 maggio alle ore 17, presso Palazzo Piccolomini a Pienza, sarà inaugurata la mostra del pittore Gerardo Podenzana, con le tipiche figure che lo hanno reso famoso. Podenzana, infatti, realizza una sorta di marionette che, come in un teatrino, interpretano con ironia scene in cui sogno e realtà si confondono in una dimensione paradossale, accentuata anche dall'uso del colore ricco di ori, argenti e smalti.
«Stavolta – ha detto il sindaco Del Ciondolo - sarà Pienza a ricambiare l’ospitalità, esponendo le opere dell’artista ligure Gerardo Podenzana in Palazzo Piccolomini.
La mostra del pittore ci regalerà nuovi ed interessanti spunti per penetrare “fino alle radici dell’anima” la comunità di uomini, donne, ragazzi e anziani che generazione dopo generazione hanno modellato attraverso un duro lavoro ambienti naturali aspri, difficili da vivere e, a volte, da amare». L’esposizione sarà aperta fino a domenica 27 maggio ed è organizzata e promossa con il patrocinio del Comune di Riomaggiore, del Parco delle Cinque Terre, del Comune di Pienza e della Galleria Sciaccheart di Riomaggiore.
Domenica 6 maggio gli appuntamenti riprenderanno in Piazza Galletti a partire dalle ore 9, con il “Mercatino dei prodotti biologici e tradizionali del Parco della Valdorcia e del Parco delle Cinque Terre”, con il coinvolgimento diretto dei produttori del Parco nazionale delle Cinque Terre, che presenteranno le specialità tipiche del proprio territorio.
Il mercatino andrà avanti fino alle ore 19. Alle ore 12, inoltre, il Comune di Pienza offrirà un aperitivo in Piazza Pio II alla cittadinanza e a tutti i presenti, in occasione della manifestazione nazionale “PiccolaGrandeItalia”, promossa da Legambiente per valorizzare i piccoli Comuni italiani. All’iniziativa sarà presente anche Rosy Bindi, ministro della famiglia.
«Due paesaggi diversi per configurazione come le Cinque Terre e la Val d'Orcia – ha commentato Claudio Galletti, assessore all’agricoltura della Provincia di Siena – si trovano uniti attraverso l’arte, i prodotti enogastronomici di qualità, il paesaggio, l’economia e le tradizioni popolari».
«Oggi – ha continuato Galletti – dobbiamo elevare i livelli di attenzionalità e salvaguardia dei territori e proseguire uno sviluppo sostenibile che passa anche attraverso progetti come questo, capaci di creare ricadute postive sull’economia locale».
«I beni immateriali di un territorio non figurano mai tra le voci di bilancio – ha esordito Franco Bonanini, presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre - ma la loro salvaguardia, la difesa dell’identità locale, la garanzia dei prodotti tipici sono elementi fondamentali per assicurare un futuro positivo a territori come i nostri.
Dobbiamo difendere un’esperienza turistica di qualità, mettere il visitatore al centro del nostro lavoro, ma senza mai tradire l’identità del luogo». «Credo – ha sottolineato Bonanini, che la bontà e l’importanza di questa sorta di gemellaggio tra il Parco della Val d’Orcia e quello delle Cinque Terre stia anche nel rappresentare un momento rafforzativo e di riflessione su temi vitali per il futuro di queste due aree».
«Con questa iniziativa – ha commentato Massimo Bindi, direttore del Parco della Val d’Orcia - si rafforza ulteriormente un legame fra due territori che viene ormai da lontano.
La Val d'Orcia e le Cinque Terre sono due paesaggi culturali che, per differenti motivazioni, una quindicina di anni fa hanno vissuto problemi comuni, quali lo spopolamento e l'abbandono del territorio e una forte crisi economica». «Oggi - spiega Bindi - entrambe le aree sono riuscite a dare risposte concrete a quelle problematiche: ambedue sono patrimonio dell'umanità, spiccano fra le mete turistiche più desiderate d'Italia e hanno visto le proprie produzioni tipiche divenire "eccellenze"».
«Il livello raggiunto, però – conclude il direttore del Parco della Val d’Orcia - necessita di programmazioni e di progettualità fuori della norma per poter continuare a mantenere questi standard. Ecco la principale motivazione della volontà di intraprendere percorsi comuni».
La conferenza stampa di oggi e stata anche l’occasione per presentare in anteprima la pubblicazione della Collana del Parco “C’era una volta un pezzo di legno. Storie di uomini e di alberi della Val d’Orcia”.
Il volume a cura di Carlo Cambi - che sarà presentato ufficialmente sabato 19 maggio a Castiglione d’Orcia – ricostruisce i diversi ambienti della Val d’Orcia: il bosco e la macchia mediterranea, la collina, i calanchi, la montagna e il fiume Orcia. A chiudere gli interventi è stato Matteo Perrone, direttore del Parco della Cinque Terre, che ha dato una piccola anticipazione di quanto i due enti stanno progettando insieme. «L’idea su cui stiamo lavorando – ha spiegato Perrone – è quello di realizzare un prodotto tecnologico software che ci aiuti a valorizzare i due territori e, in particolare, la fruibilità della sentieristica dei due parchi».