Firenze, 30 Aprile 2007- Minacce con pistola: e' terminato nel peggiore dei modi il rave party che si e' svolto ieri a Castello e al quale hanno preso parte circa 6 mila giovani. I controlli effettuati da carabinieri e polizia nell'area circostante al Rave Party di Castello hanno prodotto 5 giovani fermati, tra cui la quindicenne scomparsa da casa.
«Il modo con il quale l'amministrazione ha gestito il Rave Party a Castello è senza dubbio ipocrita e contraddittorio». E' quanto sostiene il consigliere di Alleanza Nazionale Stefano Alessandri.
«Nei mesi scorsi - ha ricordato l'esponente del centrodestra - abbiamo assistito ad una vera e propria caccia alle streghe, con maxi blitz della polizia municipale ed amministrativa che con grande solerzia ed efficienza ha passato al setaccio ogni locale notturno di questa città controllando scrupolosamente licenze, permessi ed agibilità. Sono state condotte campagne contro l'abuso dell'alcool criminalizzando in modo impietoso molti esercizi pubblici; sono state poste sotto la lente d'ingrandimento le emissioni sonore provenienti dai locali di pubblico spettacolo e si è giunti persino a verificare con un tempismo perfetto l'orario di chiusura di alcune attività danzanti.
Molti esercenti hanno pagato in termini economici e di immagine chiusure temporanee delle attività, mentre i "controllori" presentavano con toni trionfalistici ed entusiasti i risultati di siffatte operazioni attraverso numerose conferenze stampa». Sul versante dell'ordine pubblico - ha aggiunto Alessandri - anche le autorità preposte si sono uniformate a questa tendenza, coadiuvando la polizia municipale nei controlli serali, giungendo a sollecitare chiusure, verificando attentamente i requisiti degli addetti all'assistenza clienti nei locali di intrattenimento danzante ed arrivando a sospendere la manifestazione del calcio storico per timore di incidenti.
A fronte di questa massiccia campagna che ha assunto spesso anche toni moralistici e di perbenismo, nessuno di questi "attori" ha pensato bene di verificare con lo stesso zelo quanto stava accadendo nell'area di Castello in occasione del Rave Party. Non solo l'amministrazione comunale, proprietaria dell'area, ha concesso in uso gratuito lo spazio, ma si è guardata bene dal sottoporre ai medesimi controlli gli occupanti e gli avventori». «Per tre giorni Castello è stata una felice oasi di illegalità - ha concluso il consigliere di AN - con musica sparata a decibel altissimi, con cibi e bevande somministrate senza alcuna autorizzazione sanitaria, con largo consumo di sostanze stupefacenti.
Il tutto sotto gli occhi attoniti dei cittadini, increduli di dover assistere a cotanto spettacolo. Se si escludono un paio di posti di blocco lungo le direttrici principali di accesso all'area, il bilancio degli interventi messi in atto dalla Polizia Municipale ed amministrativa non brillano certamente per quello zelo e quell'attivismo che l' ha resa celebre nei primi mesi dell'anno. Il Rave Party adesso è finito; i partecipanti un po' storditi se ne stanno ritornando a casa e Firenze si prepara a vivere un'estate di passione con agenti scrupolosi che vigileranno sulla condotta degli operatori e clienti della movida fiorentina con buona pace dei perbenisti di questa città».