Firenze, 27 aprile 2007 - Giorgio Spini (Firenze, 23 settembre 1916 - 14 gennaio 2006) è una delle figure intellettuali eminenti del Novecento italiano. Storico dell'età moderna, della Riforma e della storia del nord America, è un autore tra i più conosciuti all'estero, ove i suoi libri sono stati e continuano a essere tradotti. Attivo militante politico nell'area prima azionista poi socialista, dopo la guerra ha svolto in parallelo alla professione di storico un'intensa attività pubblicistica..
Oggi gli articoli che Giorgio Spini è venuto pubblicando tra il 1945 e il 1961 sulle storiche testate «Non Mollare», organo del Partito d'Azione fiorentino, «Nuova Repubblica» organo del Movimento di Unità Popolare diretto da Tristano Codignola e «Il Ponte», rivista fondata e diretta da Piero Calamandrei, vengono raccolti e pubblicati dall'Istituto Storico della Resistenza in Toscana nel volume Lo storico e la politica: scritti giornalistici (Ed. Polistampa, pp. 320, euro 22), a cura di Mirco Bianchi.
È evidente in questi scritti il suo sforzo di mantenere vivi gli ideali di giustizia e libertà propri del Partito d'Azione dopo il suo scioglimento nell'estate del '47, fino all'ingresso nel PSI, quando questo Partito scelse la linea di autonomia e indipendenza dal Comunismo sovietico. Questo libro è il miglior viatico alla comprensione della dimensione intellettuale e civile di Giorgio Spini. "Le fonti della sua militanza politica e del socialismo come percorso di libertà e di giustizia per i popoli europei - afferma Sandro Rogari - sono rintracciate negli spiriti di riforma religiosa e ricostruite nei secoli con una ricerca archivistica e bibliografica poderosa, attraverso mille individualità e infiniti percorsi ricondotti a visione unitaria".
In questo libro c'è tutto Giorgio Spini: "il suo erasmiano umanesimo evangelico unito al suo spirito civico di combattente per la libertà e per la giustizia sociale ed esaltato dalla sua sterminata conoscenza della storia politica e cu lturale d'Europa"."Giorgio Spini si segnala analista attento e polemista pungente dell'Italia che dalla Liberazione arriva fino alle soglie del centro-sinistra con particolare attenzione ai temi della laicità dello Stato e della libertà religiosa secondo canoni critici che intrecciano azionismo e protestantesimo", scrive nella prefazione Paolo Bagnoli, professore di Storia delle dottrine politiche all'Università di Siena e direttore dell'Istituto Storico della Resistenza in Toscana.
Ciò che Spini persegue è la ricostruzione e l'unità dei valori civili come consapevolezza di libertà e partecipazione.L' 11 e il 12 maggio prossimi, presso la Biblioteca Nazionale di Firenze (piazza dei Cavalleggeri, 1) l'Associazione Piero Guicciardini organizza un convengo dal tema "Giorgio Spini, storico dell'età moderna e del protestantesimo italiano", in concomitanza della mostra delle opere di Giorgio Spini e di una parte del patrimonio del Fondo Piero Guicciardini, custodito presso la Biblioteca Nazionale.
Il convegno vedrà gli autorevoli contributi di Paolo Bagnoli, Domenico Maselli, Giorgio Bouchard, Mario Miegge, Marco Brunazzi, Emidio Campi, Massimo Rubboli, Salvatore Caponetto, Piero Scapecchi, Ida Antonia Fontana, Valdo Spini, Stefano Gagliano, Francesco Toppi, Elvio Guagnini, Guido Verucci, Ariane Landuyt, Lucio Villari.