L’85% delle strutture ricettive aperte, una clientela principalmente italiana (nel 44% dei casi esclusivamente italiana con un +2% di stranieri), ed un numero di presenze stabile rispetto al 2006 nella maggior parte dei casi (56%), con variazioni in crescita nel settore del turismo verde-agriturismo e in leggero calo nelle città termali. Questo il quadro che emerge dall’indagine sul sistema turistico toscano fatta dall’Ires-Istituto ricerche economiche della Toscana sui flussi turistici nel periodo della Pasqua 2007.
Un quadro molto positivo se si considera che viene confermato il dato 2006, che aveva visto una notevole crescita rispetto al 2005. La ricerca ha evidenziato una crescita rispetto all’anno scorso nel volume di affari di tutte le strutture, in particolare di campeggi (ben il 30% degli intervistati parla di aumenti rispetto all’anno scorso) e alberghi a 4-5 stelle (26,5% degli intervistati), stabilità nel numero di clienti degli agriturismi e un calo nelle strutture a 1-2 stelle, dovuto probabilmente alla scelta della clientela di privilegiare altre strutture (B&B, agriturismi).
“Il priodo delle vacanze di Pasqua – spiega l’assessore regionale al turismo Anna Rita Bramerini – ha mostrato una sostanziale tenuta del sistema turistico toscano. Va incrementandosi la presenza straniera, in linea con un fenomeno che era già stato evidenziato anche nel rapporto sul 2006, e si conferma la forza del settore del turismo verde, che sta probabilmente attraendo un interesse che tradizionalmente era stato riservato al mare o alle città d’arte. In questo, probabilmente, hanno giocato un ruolo non marginale anche la data della Pasqua, che è caduta molto prima rispetto all’anno scorso, ed il clima”. Il rapporto, che è stato svolto prendendo in esame un campione di 2194 strutture (tra cui 1.108 alberghi, 892 agriturismi, 194 campeggi), ha anche raccolto previsioni per l’estate ed evidenziato che i gestori sono fiduciosi e ben il 25% di essi si attende un ulteriore aumento della clientela nei mesi estivi.
In particolare ci si aspetta un aumento significativo della presenza starniera (a Pasqua solo l’8% delle strutture ha avuto esclusivamete clienti stranieri mentre per l’estate la percentuale dovrebbe salire all’11%, così come dovrebbe passare dal 41% al 71% quella mista di italiani e stranieri e scendere al 14% quella esclusivamente italiana), soprattutto in campagna e nelle città d’arte. Turisti pricipalmente italiani, invece, attesi in montagna e nelle città termali. “Il turismo è cambiato - conclude l’assessore - e il turista è più attento nella scelta della destinazione e privilegia soluzioni più convenienti come il last minute, i pacchetti promozionali e l’all inclusive.
Dobbiamo lavorare sulle tendenze della domanda per confermare questi risultati e migliorarli ulteriormente”. (mr)