(Firenze,5 aprile) Nel panorama europeo la cinematografia tedesca sembra essere in buona salute . Se “la vita degli altri “di Florian Henckel von Donnersmarck ha vinto l’Oscar 2007 per il miglior film straniero, un altro film tedesco , presentato in anteprima , ieri sera, al teatro Verdi da Ateliergroup , sembra destinato ad un successo internazione Si tratta di Quattro minuti (Vier Minuten ) del regista Chris Kraus.E’ la storia di Traude un’insegnante ottantenne che in un carcere femminile insegna a suonare il pianoforte a ladre, truffatrici e assassine.
Tra le allieve scopre che la ventunenne Jenny, condannata per omicidio e ritenuta estremamente pericolosa, è stata una bambina prodigio che si esibiva in grandi sale da concerto. Il film indaga il rapporto insegnante / allieva ma non lo risolve e sviluppa soltanto nell’ ambito di un consueto processo formativo: conflitti, incomprensioni, progresso e successo finale. Il regista costruisce un’ottima e avvincente storia approfondendo il rapporto tra le due donne, in un dialogo fatto di rigidità e improvvise violenze e ribellioni .
Due donne ferite nel profondo che cercano una via d'uscita,che passa anche attraverso il rifiuto dell'altro come persona. Come se fosse possibile insegnare e apprendere senza mettersi in relazione al di là della 'tecnica'. L’insegnante che vuole semplicemente fare emergere il talento della ragazza, senza volerne conoscere la personalità ,mostra un rigore quasi ottocentesco e si scontra con il ribellismo di Jenny che sembra quasi rifiutare il proprio talento. Nonostante le diversità e le difficoltà, le due donne saranno costrette reciprocamente a scoprirsi ad accettare pregi e difetti dell'altra , a divenire in qualche modo amiche.
Solo così potranno dare un senso a una 'rieducazione' che , forse, dovrebbe essere lo scopo di ogni carcerazione. A dare spessore alle protagoniste Monica Bleitbtreu e Hannah Herzsprung. attrice notissima in Germania la prima e figlia d'arte la seconda . Ottima la sceneggiatura di questo film ,che probabilmente sarà il candidato tedesco all’Oscar del prossimo anno.
Alessandro Lazzeri