Firenze – Anche i micologi privati, regolarmente iscritti nel Registro nazionale, potranno certificare la commestibilità dei funghi, sino ad oggi riservata alle sole usl. E’ quanto prevede il provvedimento approvato oggi a maggioranza dalle commissioni regionali Agricoltura e Sanità. I gruppi di centro-destra si sono astenuti. In questo modo molte imprese agroalimentari potranno utilizzare per il controllo e la certificazione i loro tecnici senza dover ricorrere a quelli delle usl, che così si potranno dedicare anche ai cercatori domenicali. In Toscana oltre il 95% degli avvelenamenti da funghi viene infatti causato dalla raccolta da parte dei privati. “Per le imprese, che possono usare i loro tecnici, è un grande vantaggio di tempo – ha detto Marco Remaschi, presidente della commissione Agricoltura – I doppi controlli, invece, sarebbero troppo dispendiosi in tempo e denaro”.