Tutelare i familiari dei defunti, garantire la massima trasparenza per quanto riguarda l'accesso e le attività svolte all'interno dell'obitorio presso le Nuove Cappelle del Commiato e assicurare un servizio migliore. Sono questi gli obiettivi del regolamento approvato ieri dal consiglio comunale su proposta dell'assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni. "Questo regolamento vuole rendere più funzionale l'obitorio e al tempo stesso garantire una maggior qualità del servizio che vi viene svolto, anche a tutela dei defunti e dei loro familiari - dichiara l'assessore Cioni -.
La morte di una persona cara è sempre un motivo di trauma e di dolore pertanto è compito dell'Amministrazione fare quanto possibile per alleviare la sofferenza e rendere questo difficile momento meno difficile". E non si tratta di pochi casi. Secondo il regolamento comunale del servizio di Polizia Mortuaria e dei cimiteri l'obitorio Comunale ha il compito di ricevere le salme di "persone morte in abitazioni, nelle quali ragioni igieniche consigliano di non compiervi il periodo di osservazione, morte in seguito a qualsiasi accidente sulla pubblica via o in luogo pubblico, oppure quando siano ignote e debba farsene l'esposizione per il riconoscimento o decedute in alberghi e in pensioni, che devono compiere il prescritto periodo di osservazione, nonché salme di individui deceduti nelle carceri, in ospedali o in case di cura privati." Si tratta quindi di un numero di salme rilevante e quindi, anche in seguito alle innovazioni intervenute nel settore funerario e ai mutamenti a livello culturale (come le esigenze legate ai diversi riti di una società sempre più multietnica), sono cambiati i bisogni delle famiglie e di tutti i soggetti coinvolti a vario titolo.
L'Amministrazione comunale da tempo è impegnata a migliorare i servizi e la qualità della gestione dei luoghi di rito e cerimonia. Un impegno che si è concretizzato prima di tutto nelle limitazioni di accesso alle Nuove Cappelle del Commiato solo agli operatori funerari qualificati e preparati, ovvero a quelli delle agenzie funebri che hanno preso parte allo specifico corso formativo predisposto nei mesi scorsi dal Comune. Il regolamento approvato ieri, infatti, indica precise regole per l'accesso e per l'utilizzo dei locali (possono entrare ed operare solo le imprese ed associazioni funebri della provincia di Firenze accreditate con il corso di formazione oppure le imprese funebri, le misericordie/fratellanze che hanno sede fuori dalla provincia di Firenze specificatamente autorizzate).
Regole che tutelano sia i familiari dei defunti sia gli operatori. Tra le novità introdotte con i lavori di ristrutturazione delle Nuove Cappelle del Commiato, una stanza per il riconoscimento delle salme da parte dei familiari e i locali destinati alle celle frigorifere per la conservazione dei cadaveri. Senza dimenticare la predisposizione di una cella frigorifera collocata in una stanza ad hoc per le salme di persone colpite da malattie infettive o contaminate da sostanze radioattive. (mr)