Firenze, 29 marzo 2007- Toscani, biologici e autoctoni. E’ l’identikit dei dodici vini che l’Arsia, l’Agenzia della Regione Toscana per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo forestale, porterà al Vinitaly per una degustazione particolare ed unica nel genere, in programma venerdì 30 marzo (ore 11) presso lo stand della Regione Toscana, all’interno del padiglione 8 del Vinitaly. Si tratta delle 12 migliori etichette biologiche nell’ambito dell’VII ed ultima selezione regionale Vini di Toscana: dieci rossi e due bianchi, che rappresentano gran parte del territorio toscano, quattro provenienti dal territorio fiorentino, 3 di Grosseto, 2 di Siena e Arezzo ed 1 vino della provincia di Livorno.
La viticoltura biologica in Toscana con 5.764 ettari rappresenta il 9 per cento della superficie vitata regionale e conta 907 aziende, con Firenze (1465 ettari e 181 aziende) e Siena (1428 ha. e 231 aziende) le province leader. «Per il secondo anno consecutivo – sottolinea Maria Grazia Mammuccini, amministratore Arsia – portiamo al salone di Verona le migliori produzioni da agricoltura biologica. La novità di questa edizione è che i vini presenti dopo un’accurata selezione sono tutti ottenuti da vitigni autoctoni, oltre ad essere “bio” e provenienti da aziende toscane.
Si tratta di un’importante momento di verifica nazionale per un settore dell’enologia che ha conquistato ormai spazi di mercato sempre più importanti, con consensi crescenti da parte dei consumatori». Sempre il 30 marzo (ore 15 – sala Vivaldi) si terrà il convegno nazionale “Vino biologico: una realtà di qualità e mercato in attesa della normativa europea”, moderato da Maria Grazia Mammuccini, che vedrà la partecipazione del sottosegretario Stefano Boco, dell’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Susanna Cenni e di Cristina Micheloni dell’Aiab.
In Toscana ben il 77 per cento della superficie vitata è destinata al vitigno autoctono (per quanto riguarda le denominazione di origine), mentre il restante 23 % è suddiviso fra ben 67 vitigni internazionali, toscani e di altre regioni. E’ chiaramente il sangiovese il vitigno principe della Toscana che rappresenta i due terzi del vigneto regionale, seguito dal trebbiano toscano con il 7 per cento, dal canaiolo e dalla vernaccia di San Gimignano.