In occasione dell'apertura del Salone Immobiliare, importante manifestazione fieristica che quest'anno si svolgerà alla Fortezza da Basso dal 29 marzo al 1 aprile, nella quale saranno allestiti stand di Costruttori, Cooperative, Agenzie Immobiliari, Istituti Bancari ecc.., ASSOCOND/CONAFI lancia un appello a chi intendesse recarvisi per trattare l'acquisto di una abitazione in costruzione. L'Associazione ricorda che, sin dalla fase delle trattative che auspicabilmente avranno luogo nel corso di questa importante iniziativa commerciale, i potenziali acquirenti potranno esigere una rigorosa applicazione della Legge 210/04 e D.Lgs.
122/05, norme approvate all'unanimità dal Parlamento Italiano, per la tutela degli acquirenti di case in costruzione.
Onde non incorrere in spiacevolissime conseguenze economiche, giudiziarie, alloggiative (che in passato ed ancora oggi hanno rovinato l'esistenza di migliaia di famiglie in Toscana) e per non precipitare in un vero e proprio inferno di preoccupazioni e dispiaceri, Assocond-Conafi raccomanda a tutti i potenziali acquirenti presso il Salone Immobiliare di pretendere il Preliminare di compravendita: : prima la fideiussione, dopo i soldi.
A chi intende comperare casa, inoltre, ha diritto di pretendere che, al momento della firma del contratto definitivo di compravendita, il Costruttore deve garantire l'appartamento dal manifestarsi di eventuali vizi o difformità della costruzione.
Assocond Conafi informa che il costo della fideiussione, che certamente graverà su chi compera una casa in costruzione, non potrà IN NESSUN CASO superare il 1,8 – 2,2 % del costo dell'immobile: la quota è assolutamente sopportabile per dormire sonni tranquilli, poiché, nel caso di eventuale fallimento dell'impresa costruttrice, l'acquirente "entro tre mesi" ed "a prima richiesta" potrà recuperare gli acconti versati al costruttore.
Nella malaugurata ipotesi di crisi o fallimento dell'impresa costruttrice, purtroppo, chi ha promesso di acquistare una casa in costruzione è soggetto al rischio di perdere tutti gli acconti versati al Costruttore, di non ottenere il trasferimento della proprietà della casa ed, anche quando sia stato già stipulato il contratto definitivo di compravendita, di vedersi mettere la casa all'asta, sino a due anni dopo l'acquisto (in Italia gia 200.000 famiglie sono state coinvolte in fallimenti immobiliari, circa 15.000 in Toscana).
ASSOCOND/CONAFI, infine, preso atto dell'avvenuto sequestro di alcuni cantieri interessati nella vicenda da parte della magistratura fiorentina, raccomanda alle famiglie coinvolte nell'inchiesta denominata "Appaltopoli di Campi Bisenzio", anche esse esposte al rischio di vedere andare in fumo i risparmi investiti ed il sogno di comperare una casa nuova, di prendere subito contatti con l'Associazione (0574/527463) e di non restare isolate, poiché l'esperienza accumulata in venti anni di attività dall'Associazione ha dimostrato come non vi sia da riporre grandi speranze su iniziative legali che, molte volte, si rivelano tanto onerose, quanto inconcludenti.