Barberino Val d’Elsa, 23 marzo 2007- È stata certamente un successo la lotta all’evasione fiscale condotta in questi mesi dall’Amministrazione Comunale di Barberino Val d’Elsa incrociando i dati comunali con quelli del catasto. Un successo che può essere quantificato in circa 200.000 euro: a tanto ammonta infatti il maggior gettito dell’Ici, la principale imposta comunale, legato ad un recupero di evasione. «Il successo che abbiamo riportato nella lotta all’evasione è una delle condizioni che ci ha consentito di mantenere basse le tariffe» dichiara l’assessore al bilancio Antonella Secci.
Al momento dell’insediamento della giunta Semplici il gettito previsto dell’Ici era pari a 1.210.000 euro.
Oggi il Comune di Barberino ha un gettito Ici consolidato di 1.530.000 euro. L’aumento introdotto due anni fa dello 0,5 per mille della aliquota Ici sulle abitazioni ha portato un maggior introito stimabile fra i 70 e i 100 mila euro. Questo significa che tutto il resto, oltre 200.000 euro, è legato al recupero di fasce d’evasione.
«In molti casi s trattava di un’evasione dovuta più alla buona fede e alla mancanza di corrette informazioni che d’altro – dichiara l’assessore Secci – come nel caso delle aree edificabili ma non ancora edificate, sulle quali in molti non erano a conoscenza di dover pagare l’imposta comunale, oppure nel caso di valori catastali non corretti.
In questo senso va sottolineato come l’ufficio tributi abbia avuto un atteggiamento di collaborazione verso i cittadini piuttosto che di repressione».