Firenze, 13 marzo 2007- Realizzato su commissione dall’Opificio Orafo Torrini - nel quadro di un’iniziativa promossa dell’Associazione Orafa Napoletana - il cofanetto fu donato da Silvio Berlusconi al suo ospite inglese John Major in occasione del G7 di Napoli del 1994.
Si tratta di una scatola in lapislazzuli di cm. 15 x 10 con decorazione in oro 750/000, smalto e diamanti. Una raffigurazione allegorica con figura antropomorfa che testimonia l’unione tra l’Uomo e la Natura e che mostra sul cartiglio l’incisione di una frase latina: “Natura non facit saltus”.
Al termine dell’incontro dei ‘Greats’, lo stesso Silvio Berlusconi ebbe modo di inviare una lettera personale all’Opificio Torrini a Firenze, nella quale parlò entusiasta del cofanetto quale “testimonianza della qualità e della creatività della tradizione orafa nazionale”.
Un oggetto di inestimabile pregio e di enorme valore monetario, di cui si persero le tracce per molti anni. Almeno fino a pochi mesi fa, quando il pezzo di oreficeria Torrini è stato rinvenuto sui banchi di un venditore israeliano in occasione dell’ultima fiera antiquaria di Miami (Florida, Usa), ed acquistato in data 7 gennaio, per soli $ 3,500, da una gioielliera statunitense di Palm Beach, a nome Patti Esbia.
Mrs Patti Esbia, concluso l’affare e rintracciato sul cofanetto originale il marchio Torrini 1369, non ha mancato di mettersi in contatto con il Negozio Storico di Piazza Duomo a Firenze e quindi con Franco Torrini, informando del proprio acquisto. “Sono orgoglioso della identità del nostro marchio, della creatività e originalità che ci viene da sempre riconosciuta in campo internazionale – afferma Franco Torrini, titolare dell’omonimo opificio fiorentino - Non sempre i gioielli sono legati a una cifra o ad un prezzo preciso, anzi a volte sono semmai legati a valori personali impossibili da quantificare.
Resta il fatto che questo nostro cofanetto, di strada, ne ha fatta davvero molta.” Una storia di ‘preziosi’ che conferma dunque lo spessore internazionale del brand Torrini e la celebrità che lo contraddistingue agli occhi del Mondo, nonché dell’originalità di pezzi che continuano ad uscire da un Opificio di famiglia che dopo 638 anni non manca di stupire gli amanti del lusso.