Firenze, lunedì 5 marzo 2007: Una mozione congiunta da parte della Commissione sport del Comune di Firenze e del Consiglio degli stranieri per chiedere al Sindaco e agli assessori comunali di rafforzare, in ambito di politiche culturali e sportive, il lavoro contro il razzismo negli stadi, e nello sport in generale. E’ questo il primo risultato concreto del convegno “Mettiamo il razzismo in fuori gioco”, che si è svolto questa mattina in Palazzo Vecchio alla presenza degli assessori comunali Lucia de Siervo (assessore alle Politiche per l’accoglienza e l’integrazione e Eugenio Giani (assessore allo sport ); Dario Nardella Presidente della Commissione Cultura, Istruzione e Sport del Comune di Firenze, Ibrahima diane, Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze.
Il convegno, organizzato da Cospe (Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti), si è svolto a conclusione di una omonima campagna di sensibilizzazione sul tema del razzismo nel calcio nell’ambito dell’iniziativa europea “Stand up-speak up” della Fondazione belga King Baudouin, promossa in Italia da Vita Consulting, ed è stato un momento di importante confronto tra alcuni addetti ai lavori. Oltre a rappresentanti politici erano presenti Giuseppe Ambrosio (Vita Consulting, partner italiano campagna Stand Up SpeakUp), i sociologi Mauro Valeri, (autore di Black Italians e Attacco antirazzista) e Pippo Russo, docente Università di Firenze, Paolo Piani, (direttore tecnico della FGCI); Daniela Conti (Progetto Ultrà della UISP) e per l’ACF Fiorentina, Raffaele Righetti.
A parlare dell’atto di indirizzo politico da presentare in consiglio comunale, proprio Nardella, durante la tavola rotonda, moderata da Udo Enwereuzeor (Cospe): “E’ il coinvolgimento delle società di calcio – ha detto il presidente della Commissione- e dei giocatori la direzione migliore e più efficace da prendere per combattere il fenomeno del razzismo.
Chiederemo che il Comune si impegni sempre di più nel creare le condizioni per cui un lavoro comune possa svilupparsi. Con atti concreti”. Sono infatti già più di 30 gli episodi di discriminazione razziale denunciati al giudice sportivo dall’inizio di quest’anno (78 quelli dell’anno scorso) come ha sottolineato Mauro Valeri: “ Si tratta di un fenomeno sotto gli occhi di tutti, basta leggere questi dati, ma che spesso rimane ai margini delle discussioni e degli interventi”. D’accordo il sociologo, Pippo Russo che segnala il fenomeno del “razzista della domenica”: una folta schiera di persone che non ritengono grave urlare slogan o frasi razziste indirizzate verso l’avversario.
Fenomeno molto più pericoloso perché subdolo. E, con uno sguardo ai media, Russo sottolinea anche l’importanza delle parole e delle espressioni da usare in ambito di giornalismo sportivo per non fomentare un razzismo di tipo “strisciante”. In particolare alla conclusione del convegno i rappresentanti della ACF Fiorentina si sono dimostrati disponibili a un incontro a breve con il Consiglio degli stranieri e a promuovere altre campagne di sensibilizzazione come questa. Convinti che il mondo del calcio abbia bisogno di profondi cambiamenti al proprio interno.
Ciò che esce con maggior forza dalla tavola rotonda è stato infatti che razzismo e violenza sono due facce della stessa medaglia, e possono essere sconfitte solo attraverso l’acquisizione di regole e comportamenti condivisi da tutti. Su questa linea anche il presidente del Cospe, Fabio Laurenzi: “ Lavorare in sinergia, tra enti locali, media, calciatori e società di calcio soprattutto a partire dalle categorie giovanili , è sicuramente l’azione più efficace perché si crei una nuova cultura, non solo nel calcio ma nello sport, in generale”.
COSPE, da anni impegnato nella lotta al razzismo e alla discriminazione e nella promozione dei diritti di cittadinanza, dopo “Mettiamo il razzismo in fuori gioco” si impegna a continuare la campagna di sensibilizzazione coinvolgendo anche tutte le altre società di calcio toscane di serie A (Empoli, Sinea, Livorno). La campagna, lanciata durante il Torneo di Viareggio – Coppa Carnevale, ha utilizzato soprattutto il mezzo radiofonico, con uno spot cui ha prestato la voce David Guetta, il radiocronista più noto delle partite della Fiorentina, e con trasmissioni e approfondimenti tematici su le emittenti toscane Radio Blu, ControRadio, Novaradio e Radio Toscana Network.
Come confermato dal rappresentante di Vita Consulting la campagna sarà ri- finanziata (oltre che in Italia, in Francia e in Spagna) e avrà presto un seguito, di dimensioni più ampie.