Tavola rotonda ieri a Coverciano sui settori giovanili in Europa, al master per direttori sportivi. Sono intervenuti Tony Whelan (Manchester United), Domininque Bijotat (Monaco), Martinez Garcia (Espanyol Barcellona), Eugenio Perico (Atalanta), Adriano Cadregari (Fiorentina) e Roberto Samaden e Piero Ausilio (Inter).
I dati
In apertura una ricerca del Centro studi del Settore tecnico sui vivai di Germania, Francia, Inghilterra, Italia, Olanda, Spagna.
Quelli più prolifici : 1° Ajax; 2° Real Madrid; 6° Atalanta, 7° Milan, 8° Roma.
La Francia è quella che lo usa di più: 1° Nantes, 2° Lione, 3° Metz, 4° Auxerre. La prima squadra italiana è l'Atalanta al 20° posto. Media giocatori cresciuti in casa presenti nella rosa titolari: al 1° posto la Francia. Seguono Spagna, Olanda, Inghilterra, Germania e Italia.
Percentuali di stranieri presenti nei campionati: al 1° posto l'Inghilterra con il 59,8%, Italia 5ª con il 31,8 %. Secondo una ricerca Eurospes di qualche tempo fa in Italia dei 500 mila giovani tra gli 8 e i 16 anni che ogni anno giocano a calcio in più di 30mila squadre (pulcini, esordienti, giovanissimi e allievi) di oltre 7 mila società solo lo 0,6% arriva al professionismo e solo lo 0,2% alla serie A e B.
Samaden responsabile del settore base dell'Inter ha illustrato le iniziative per reclutare ragazzi e ha raccontato che il 40% dei tesserati del settore giovanile arriva da "Inter Campus Italia" con 60 società e 12 mila ragazzini.
Sul vivaio dell'Inter Ausilio ha spiegato come negli ultimi 5 anni ben 30 ragazzi hanno esordito in prima squadra e metà di loro giocano in A o B. Inoltre con i soldi ricavati nel 2006 dalle cessioni dei giovani è stato quasi pagato Ibrahimovic.
Per l'Atalanta dal '91 al 2002 lanciati in serie A ben 36 ragazzi; nel campionato 2002-2003 il vivaio ha dato metà squadra.
