Firenze, 20 febbraio 2007- Occhio alle signore gentili e d’aspetto dimesso che vi fermano per strada chiedendovi se l’anello in oro che hanno appena raccolto è caduto proprio a voi, coinvolgendovi così in un ritrovamento di un gioiello che di fortuito ha ben poco. Si tratta infatti del ritorno sulla scena di una truffa che spopolò qualche anno fa: quella dell’anello. La signora, di solito con accento straniero, vi cederà il prezioso, un gioiello troppo prezioso per confarsi ad una donna modesta come lei, inducendovi al contempo a darle qualche euro di ricompensa (da 10 a 50) in cambio dell’oggetto che rimarrà in vostro completo possesso.
“Le sorprese sono però appena iniziate – spiega Paolo Penco, Presidente degli Orafi di Confartigianato Imprese Firenze – visto che una volta arrivati dal gioielliere di fiducia per mettere a misura l’anello o farlo stimare scoprirete che il prezioso monile, marchiato per altro al suo interno, altro non è che una patacca”.
Una decina le truffe dell’anello compiute solo nell’ultimo week-end a Firenze secondo le stime della categoria orafi di Confartigianato.
“Raccomando dunque la massima attenzione ed invito i truffati a denunciare alle forze dell’ordine gli episodi di cui sono stati vittime, visto che molti tendono a non segnalarli, sia per vergogna che per la bassa entità delle cifre perse” conclude Penco.
mercoledì, 25 dicembre 2024 - 07:56