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La legge Finanziaria 2007 ha esteso a 16 anni l’obbligo scolastico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2007 18:22

Il provvedimento sarà attuato a partire dal prossimo anno scolastico e determinerà profonde trasformazioni nei percorsi formativi.
Domani, venerdì 16 febbraio, si svolgeranno a Firenze i lavori di un convegno nazionale sull’Obbligo di istruzione fino a 16 anni, promosso da Provincia e Comune, dal Centro Iniziativa Democratica Insegnanti (Cidi) e dall’Istituto degli Innocenti.
Sede del convegno è il Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti, in Piazza della SS. Annunziata.

Nel pomeriggio i lavori proseguiranno con un Forum di discussione all’Istituto Salvemini di via Giusti.
Apertura alle 9, con i saluti e gli interventi dell’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione Elisa Simoni, del presidente degli Innocenti Sandra Maggi e del presidente del Cidi di Firenze Carlo Fiorentini. Poi relazioni del presidente nazionale del Cidi Sofia Toselli sull’Autonomia scolastica, di Rosa Dello Sbarba sul rinnovamento del curricolo del biennio delle superiori, dell’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Firenze Daniela Lastri sul ruolo degli enti locali, di Giancarlo Cerrini ancora sul curricolo e di Gianfranco Simoncini, assessore regionale all’Istruzione, sul Federalismo scolastico.

Chiude i lavori il Viceministro alla Pubblica istruzione Mariangela Bastico.
Nel corso del Forum del pomeriggio si parlerà delle implicazioni culturali e didattiche del prolungamento dell’obbligo, del rapporto fra istruzione professionale e formazione professionale, di autonomia scolastica, di curricolo verticale matematico e scientifico.
“Una legge della Repubblica che affronta l’istruzione come obbligatoria per dieci anni – commenta l’assessore Simoni - rappresenta una tappa storica strategica.

Il futuro dell’Italia, dei nostri ragazzi e delle nostra ragazze, parte da qui, dal poter e dover andare a scuola. Gli elementi strategici su cui riflettere sono svariati e tutti di fondamentale importanza: cosa si insegna, come si insegna, a chi si insegna, chi insegna. Cambiare i tempi della scuola vuol dire permettere ai ragazzi di stare più a lungo in un luogo dove si crea la cittadinanza, venire incontro all’esigenza dei ragazzi, che sono molto più ricettivi di quanto si pensa, di avere nella scuola quelle risposte che, lasciate in altri sedi, incidono negativamente sulla loro formazione”.
Il convegno si configura per gli insegnanti partecipanti come attività di formazione e di aggiornamento
Info: 0552346488 cidifirenze@virgilio.it o 0552760500 vanessa.boretti@provincia.fi.it

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