Firenze, 13 febbraio 2007- Continua sull’Europa ed il Mediterraneo il flusso di correnti occidentali atlantiche. Il transito di una rapida perturbazione, con associate nuove precipitazioni, è atteso sulla penisola italiana tra la giornata di domani e quella di giovedì. Successivamente è prevista una temporanea ripresa del campo di pressione.
DOMANI: condizioni iniziali di cielo sereno o poco nuvoloso con tendenza nel corso della giornata all’incremento della nuvolosità cui saranno associate precipitazioni.
Temperature in ulteriore diminuzione nei valori minimi; venti inizialmente deboli occidentali in rotazione dai quadranti meridionali.
La pioggia delle ultime ore, non particolarmente intensa ma abbondante, una “bocca di lupo” a griglia non perfettamente stagna, oltre al terreno di riporto presente nel sottosuolo, possono essere la causa a Livorno dell’improvviso cedimento di una parte della carreggiata in via dell’Indipendenza, dove, all’altezza dei numeri civici 18 e 18 A, si creata una buca di circa un metro e mezzo per due.
Sul posto, si sono subito recati vigili del fuoco, vigili urbani e personale della protezione civile del Comune, che hanno provveduto a mettere in sicurezza la zona con un transennamento provvisorio . Gli uffici comunali competenti a loro volta hanno attivato l’intervento di Asa che, fatto un primo sopralluogo, provvederà quanto prima a ripristinare la situazione. E’ infatti ancora in vigore la convenzione Comune Asa, che affida a quest’ultima la manutenzione ordinaria delle fognature bianche.
L’intervento servirà anche a stabilire con più precisione le cause del cedimento, che comunque non blocca la circolazione ( via dell’Indipendenza è già a senso unico) ma toglie solo alcuni posti di sosta, quattro per la precisione, del parcheggio a lisca di pesce di questa strada.
“Le anomalie climatiche di questo inverno favoriscono lo sviluppo di malattie fungine ai danni di ulivi e piante da frutto, con il rischio di pregiudicare la produzione futura”. Simone Tofani, responsabile dell’Area Tecnica della Cooperativa Agricola di Legnaia, lancia un grido dall’allarme per gli effetti che un inverno fuori dalla norma può provocare alle coltivazioni.
“Ci troviamo – spiega Tofani – in una situazione che anticipa l’insorgenza di malattie che, generalmente, possono manifestarsi nel periodo di marzo-aprile. Infatti, dopo una breve parentesi fredda, le temperature sono risalite nettamente sopra le medie stagionali e questo legato alle piogge, benvenute per combattere il pericolo siccità, aumenta notevolmente il rischio di malattie fungine deleterie per le piante, se non combattute con trattamenti ad hoc anticipati. Penso agli ulivi, soggetti in questa situazione all’‘occhio di pavone’ o alla ‘cercospora’, che hanno effetti molto gravi come la filloptosi, cioè la caduta delle foglie.
Una vera catastrofe per la produzione di olio, se non si corre subito ai ripari con trattamenti mediante sostanze adeguate a base di rame”. In pericolo anche gli alberi da frutto e le coltivazioni in serra. “Anche questi, - ammette Tofani – non sono esenti da pericoli. Penso ai peschi, per esempio. I funghi sono già vitali adesso, nell’attaccare queste piante, ma gli effetti si vedranno solo con l’apparire delle ‘bolle’ quando ci saranno le foglie. Per queste piante, come per altre, è necessario intervenire già nello stadio della ‘gemma rigonfia’.
Un discorso a parte meritano le coltivazioni in serra, come le lattughe sia a cespo che da taglio, per cui l’intervento è essenziale, ma con prodotti a bassissimo tempo di carenza, cioè di cui non rimanga traccia in breve tempo”.