Sono 11 in Provincia di Firenze i piccoli Comuni, quelli al di sotto dei 5.000 abitanti: Barberino Val d’Elsa, Dicomano, Firenzuola, Gambassi Terme, Londa, Marradi, Montaione, Palazzuolo sul Senio, San Godenzo, San Piero a Sieve e Vaglia. Hanno in media 3.571 abitanti e 1.430 nuclei familiari e il più piccolo è San Godenzo con 1.237 residenti. Hanno però una grande estensione, mediamente di 100,32 chilometri quadrati (il triplo del dato dei Comuni italiani), con il caso limite di Firenzuola che si sviluppa su un territorio di 272 chilometri quadrati.
E un grande territorio equivale a molte strade: 111 chilometri in media, 276 a Marradi, 249 a Palazzuolo, 234 a San Piero a Sieve; la maggior parte del percorso di queste strade (89 chilometri su 111) si snoda in territori montani. Il comune meno urbanizzato è Firenzuola, con 10 ettari appena di superficie urbana rispetto ad una media di 187, il più urbanizzato Barberino Val d’Elsa. Per amministrare il loro territorio i piccoli Comuni hanno a disposizione risorse finanziarie e investimenti in opere pubbliche per poco più di 5 milioni di euro ciascuno.
Al piccoli Comuni sarà dedicata il 16 febbraio in Palazzo Medici Riccardi a Firenze una giornata di studio.
Questa mattina in Palazzo Medici Riccardi l’assessore provinciale agli Assetti istituzionali e ai Piccoli Comuni, Valerio Nardini, che ha promosso l’iniziativa, il sindaco di Londa Tiziano Lanzini e il sindaco di Palazzuolo sul Senio Paola Cavini, hanno presentato alla stampa il programma del convegno, gli argomenti in discussione, i problemi e le prospettive dei piccoli Comuni.
Titolo del convegno è “I piccoli comuni della Provincia di Firenze: una ricchezza da valorizzare”.
Aperto il riferimento al ruolo prezioso che le amministrazioni più piccole svolgono per il territorio, in particolare in ampie estensioni delle sue aree, soprattutto montane: degli undici comuni sotto i 5.000 abitanti della provincia di Firenze ben otto quelli si estendono sulle pendici dell’Appennino, compresi tutti quelli dell’Alto Mugello.
Apertura del convegno alle 14.30 nella Sala Est Ovest, in via Ginori, 12. Dopo il saluto del presidente della Provincia Matteo Renzi toccherà al sindaco di Londa Tiziano Lanzini aprire i lavori.
Dopo la sua relazione parlerà sulle politiche della Regione per i piccoli Comuni l’assessore al rapporto con gli Enti locali Agostino Fragai; il sindaco di Gambassi Terme Federico Campatelli illustrerà il disegno di legge presentato alla Camera per i piccoli Comuni; il professor Niccolò Persiani, della Facoltà di Economia dell’Ateneo di Firenze, presenterà uno studio sulla finanza dei piccoli Comuni: uno strumento di conoscenza e riflessione sulle problematiche che interessano le amministrazioni locali di minore dimensione, costituito da una ricerca sullo stato delle risorse finanziarie ed umane a disposizione dei piccoli comuni.
Presiederà i lavori Paola Cavini, sindaco di Palazzuolo sul Senio.
Chiusura alle 19.30 con l’intervento dell’Assessore provinciale ai Piccoli Comuni Valerio Nardini.
Fra gli ulteriori interventi previsti quelli del presidente della Consulta dei piccoli Comuni dell’Anci Secondo Amalfitano, del presidente dell’Associazione nazionale dei piccoli Comuni Franca Biglio, del vicepresidente dell’Unione dei Comuni montani Renzo Mascherini, dei presidenti del Circondario Empolese-Valdelsa e delle Comunità Montane del Mugello e della Montagna fiorentina, dei sindaci dei piccoli Comuni della provincia di Firenze.
“A livello nazionale – ha osservato l’assessore Nardini - emerge la tentazione, in nome della riduzione della spesa pubblica, di eliminare le Giunte nei piccoli Comuni o di accorparli con provvedimenti d’autorità.
Ritengo che sia un errore. La linea che noi proponiamo non è quella degli accorpamenti ma quella della gestione associata di servizi e funzioni e della valorizzazione della gestione di Comuni che sono piccoli per numero di abitanti ma grandi per estensione territoriale”.
“Vogliamo far conoscere le difficoltà dei Piccoli Comuni – ha detto il sindaco Cavini – all’interno delle città, che sono distanti dalle problematiche delle zone rurali. Ci sono ancora, nel nostro territorio, grandi distanze che la tecnologia non può colmare del tutto”.
“I nostri cittadini – ha denunciato il sindaco Lanzini - pagano il 30% in più rispetto a quelli dei Comuni vicini per avere servizi talvolta di minore qualità.
In Parlamento è in discussione per la prima volta una legge sui piccoli Comuni. Bisogna combattere per arrivare a una nuova e buona normativa, non è possibile che si possa continuare così”.
Negli ultimi anni è molto cresciuto l’interesse di amministratori, politici, studiosi per i temi connessi alla valorizzazione delle realtà e delle comunità locali di piccole dimensioni. Sono divenute sempre più importanti, anche nell’attività legislativa nazionale e regionale, le iniziative a sostegno delle specificità locali e a tutela delle piccole comunità, spesso caratterizzate da problemi demografici, sociali ed economici dovuti alle dimensioni ed alle condizioni geografico-territoriali.
Tali iniziative coinvolgono una molteplicità di aspetti sia sotto il profilo istituzionale-organizzativo (gestioni associate dei servizi, unioni di comuni) sia sotto quello normativo (esigenza di prevedere normative particolari per i comuni di minore dimensione demografica, con riferimento ad esempio alla fiscalità e ai trasferimenti erariali).