Da Venezia a Pechino a cavallo attraverso la via della seta. Un cammino affascinante che cinque cavalieri affronteranno avendo come compagni di viaggio sette cavalli di razza maremmana. Animali forti e fedeli, che serviranno l’uomo in un’avventura fuori dal tempo e dallo spazio. Missione Prometeo, questo il nome del progetto tutto italiano che porterà nuovamente alla scoperta di una delle rotte commerciali più cariche di storia, partirà nel prossimo settembre, con un importante prologo: la scelta dei cavalli che dovranno affrontare il lungo cammino.
L’appuntamento per la selezione degli equini per la spedizione è fissato sabato 10 febbraio a partire dalle 9 all’Ippodromo del Casalone a Grosseto. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione nazionale allevatori del cavallo di razza maremmana e con la Facoltà di veterinaria dell’Università degli studi di Perugia. Sarà proprio un’equipe di ricercatori e docenti veterinari dell’Ateneo perugino ad allenare, e poi controllare per tutta la durata della spedizione gli equini, che sono di una tra le razze più resistenti ed affidabili che si trovano in Italia.
I cavalieri di Missione Prometeo percorreranno in tutto quasi 14mila chilometri, attraversando 16 stati: Slovenia; Croazia; Ungheria; Serbia; Romania; Bulgaria; Grecia; Turchia; Armenia; Azerbaijan; Iran; Turkmenistan; Uzbekistan; Kazakistan; Kirgyzstan; Cina.
La squadra verrà affiancata da staffette di cavalieri di ogni Paese attraversato, che si alterneranno a ogni frontiera varcata.
Il fascino del viaggio, unito alla scoperta dei popoli che vivono lungo la Via della Seta porterà a un’introspezione intima e a un’indagine approfondita su quanto rimane dell’antica via di comunicazione, le sue meraviglie, le sue reliquie con anche un’analisi dei problemi ambientali ed umani che la tormentano. La spedizione potrà dedicare particolare attenzione alle innumerevoli minoranze linguistico culturali disseminate lungo il percorso che rischiano l’annientamento.
Gli uomini coinvolti nell’affascinante avventura entreranno in contatto anche con le emergenze ambientali legate alla difficile gestione di quei territori, e il conseguente rischio di estinzione di tutte le biodiversità presenti, specie animali e vegetali che non possono più competere nella impari lotta per la sopravvivenza. Il lavoro di osservazione sarà tradotto in documentari televisivi e prodotti editoriali al fine di stimolare risposte consapevoli e responsabili.
La selezione dei cavalli è la prima tappa ufficiale dell’avventura.
I cavalieri dovranno prendere confidenza con i loro compagni di viaggio a quattro zampe, che permetteranno loro di «fare l’impresa».