C'era una volta un calcio "magico" dove si poteva andare allo stadio anche con i tifosi avversari, fianco a fianco, prendersi in giro, e poi terminare il tutto con una bella bevuta, un brindisi, proprio come recitava una vecchia pubblicità alla radio. Tutto questo è iniziato a cessare circa una trentina di anni fa, con i primi gravi incidenti, con la morte di Paparelli, poi quella di Spagnolo, poi altre vittime fino a quella di venerdì con l'uccisione dell'ispettore di Polizia Fillipo Raciti, morto per un'emoraggia interna dovuta allo spappolamento del fegato dopo i colpi ricevuti dai teppisti catanesi che cercavano lo scontro con le Forze dell'Ordine e con i tifosi avversari,quelli del Palermo. Il calcio dei sorrisi, dei sogni, delle favole, il calcio "magico" non esiste più, e non esiste più perchè nel frattempo è cambiata la società, l'educazione(non solo quella sportiva) è diventata rarità, la cultura del successo ad ogni costo e con ogni mezzo è diventata il parametro per decidere se una vita è vissuta o subìta.
Nel mezzo di questo parametro c'è il contorno di chi arranca, di chi arretra o di chi si avvicina verso uno dei due 'traguardi'. I valori decadono se esiste solo la cultura del successo, cresce l'insoddisfazione perchè a fronte di uno che vince, dieci perdono, e sale la rabbia di non riuscire. C'è bisogno di uno sfogo, c'è bisogno di urlare, di perdersi con pillole e polverine magiche, c'è bisogno di un finto ideale e di un nemico. E il nemico è chi cerca di reprimire lo sfogo e questo nemico si può combattere quando c'è una partita, una manifestazione, una festa popolare.
Questo nemico che, rappresenta tra l'altro lo Stato, cerca di far rispettare le regole e le leggi, questo nemico porta il nome di Forze dell'Ordine. E allo stadio, in occasione soprattutto d'incontri particolari,si può cercare di combattere il nemico che cerca di portare legalità in posti dove invece si vorrebbe essere liberi di fare un pò tutto, dalla vendita di droghe alla possibilità d'insultare qualsisasi individuo, per sfogare quella rabbia che viene anche dal quel traguardo non raggiunto. La gente 'normale', quella che vorrebbe passare,invece, solo un'ora e mezza con la passione di un tempo, con i sogni di un tempo, si trova nel mezzo di una bufera senza aver riparo e subisce la forza della violenza.
E la violenza lascia inermi e ruba i sogni, i sogni di un calcio che la gente 'normale' e innamorata di questo giuoco vorrebbe ancora, senza porte chiuse e città blindate, senza attacchi e cori ostili, senza teppismo che priva una famiglia di un'ora mezza di divertimento e amore; amore per i colori, per una squadra, amore che regala emozioni e pianti "sportivi". Per colpa di una ciurma di sbandati che si firma "ACAB"("ACAB" vuol dire "tutti i poliziotti sono bastardi" ed è il titolo di una canzone dei "4Skins" banda londinese street-punk attiva tra il 1979 e l'84 e motivo nel quale si diceva che tutti i "poliziotti sono bastardi"), per colpa di tali simili persone, soprattutto vigliacche che attaccano in superiorità numerica, il nostro vecchio calcio è terminato,scomparso, caduto di fronte a tanta imbecillità.
Nella speranza e nell'attesa che un giorno possa tornare quel calcio o qualcosa che assomigli a quel calcio, per il momento, per noi gente 'normale' e innamorata di football sono solo,soltanto,solamente "sogni rubati"!