Una domanda di attualità sull'atto vandalico contro la targa stradale in marmo che ricorda i martiri delle foibe è stata presentata dalla consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli. «Ci sono voluti cinque anni per avere anche a Firenze una strada intitolata ai martiri delle foibe - ha ricordato l'esponente del centrodestra - cinque anni sofferti, di atti del consiglio comunale dimenticati dall'amministrazione, di commissioni toponomastiche che avevano dato pareri assurdi e fuori del tempo, di assessori che avevano votato contro in giunta.
Alla fine, nel giugno 2002, ce l'avevamo fatta grazie anche ad un costruttivo lavoro di squadra: il consigliere di AN Achille Totaro che nel 1997 aveva presentato la richiesta ripresa poi dai colleghi di partito Antonio Gerardo Andriulli e Gaia Checcucci di AN, da me e Massimo Pieri per Forza Italia, dal capogruppo dei verdi Alessio Papini, oltre al lavoro svolto dall'allora assessore Andrea Ceccarelli in giunta. Oggi, grazie alle sterili polemiche di qualcuno, la civilissima Firenze si è macchiata di un atto fuori del tempo e gravissimo, la rottura della lapide che ricorda quanti furono uccisi nelle foibe nel 1945.
Miriam Andreatini Sfilli, delegata regionale dell' "Associazione nazionale Venezia-Giulia-Dalmazia", ha pianto quando ha saputo della profanazione che era stata compiuta. Io non piango - ha aggiunto Bianca Maria Giocoli - ma sono molto arrabbiata e anche delusa di essere concittadina di chi non ha ancora capito o non vuole capire quale era stata la portata della pulizia etnica, dell'odio contro donne e bambine la cui colpa era quella di essere italiani e di abitare, a differenza degli altri connazionali nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, e ha compiuto quel gesto efferato.
Un gesto offensivo non solo di tutti quei morti ma anche delle sofferenze di chi non è morto ma porta ancora nel cuore e nella mente il ricordo della loro terra abbandonata per essere dispersi come esuli nel mondo». «Per questo - ha concluso la consigliera di Forza Italia - chiedo al sindaco che si occupi personalmente del ripristino immediato della targa e che sia lui stesso come garante anche della sicurezza e della civiltà della nostra città a sistemarla nuovamente in occasione del "Giorno del Ricordo" che si celebra il 10 febbraio di ogni anno.
Sarebbe un segnale importante di comprensione e condivisione della storia del nostro paese». (mr)