TAV in Mugello: ma i lavori di demolizione sono finiti, o no?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 gennaio 2007 18:47
TAV in Mugello: ma i lavori di demolizione sono finiti, o no?

L’aveva dichiarato lunedì scorso 22 gennaio, “particolarmente soddisfatto”, il responsabile della TAV SpA di Firenze dott. Gianni Bechelli (già sindaco PCI-PDS del Comune di Scandicci dal 1990 al 1995): “Ciò che avevamo detto circa un mese, un mese e mezzo fa, due mesi fa forse, alla visita del presidente Martini, che in breve tempo i lavori si sarebbero completati, si è mantenuto, e direi nei tempi previsti”. Contesto, l’ultimo sopralluogo alle tre gallerie TAV “ammalorate” nel Mugello, questa volta da parte della Commissione Ambiente del Consiglio regionale della Toscana.
E invece, scrivono i cittadini che sulla galleria ci abitano e che col disagio del “cantiere infinito” devono convivere da anni, “anche per questa settimana il martellone impegnato nella demolizione all'interno della finestra S.

Giorgio non ha concesso tregua (se non finalmente dalle ore 21 alle ore 6,55)”. Fanno notare che “tra poche settimane potrà essere "festeggiata" la seconda ricorrenza delle demolizioni , che ebbero inizio alle ore 13,05 del 21 febbraio 2005”.
Secondo il responsabile della TAV Gianni Bechelli, i lavori “non hanno inciso sui tempi di consegna del progetto”. una circostanza quasi miracolosa, alla comprensione della quale nessun senso comune sembra sufficientemente attrezzato.... Peccato che nessuno ricordi a chi fornisce queste rassicurazioni, mentre scorre sotto gli occhi del cronista un cospicuo flusso di acqua irrimediabilmente drenata dalla falda dell’Appennino, che secondo la TAV SpA i treni dovevano correre su questa linea già nel 2003, e che invece l’ultima dichiarazione del direttore generale della TAV SpA Andrea Salemme, riportata dalle agenzie il 28 novembre scorso, informa che la linea entrerà in servizio "entro il 2009”.

E che anche questa affermazione sembra improntata a un certo ottimismo, se è vero che per 60 km di tunnel in cui sono destinati a incrociarsi “supertreni” progettati per i 300 km/h è del tutto assente una galleria parallela di soccorso.
E la macchina dell’Osservatorio Ambientale Nazionale? Ancora una volta le informazioni le riceve dai cittadini, non dai costruttori.

Collegamenti
In evidenza