Casole d’Elsa, 20 gennaio 2007- Taglio del nastro per il quinto impianto di teleriscaldamento della Toscana, a Casole d’Elsa (Si) dove da oggi asilo nido, scuola materna ed elementare si riscalderanno con il legno, con una riduzione dei costi energetici di circa il 40%, la possibilità di garantire e valorizzare il patrimonio boschivo locale e la filiera legno-energia e di ridurre sensibilmente le emissioni inquinanti. L’inaugurazione – avvenuta con il simbolico taglio del nastro da parte dell’assessore regionale all’agricoltura e foreste Susanna Cenni -, è stata organizzata dall'Arsia-Regione Toscana con la collaborazione del GAL Eurochianti e il Comune di Casole d’Elsa nell'ambito delle attività pilota del progetto di cooperazione transnazionale "Sviluppo della filiera foresta-legno-energia attraverso il rafforzamento dell'associazionismo forestale", ed ha visto la partecipazione di Stefano Boco, sottosegretario del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali, oltre che di numerosi rappresentanti delle istituzioni locali e degli studenti della scuola media di Casole.
Il nuovo impianto di teleriscaldamento alimentato a cippato di legno – il cui costo di realizzazione è stato di 351mila euro – con circa 156 tonnellate di cippato all’anno riscalderà e fornirà acqua calda a tutto il plesso scolastico di Casole, che comprende nido, scuola materna, elementare (e la scuola media in costruzione) attraverso una caldaia di 540 kw che si avvale di una nuova tecnica di combustione grazie alla quale le emissioni inquinanti sono inferiori a quelle di un moderno impianto a gasolio.
Il tutto con una significativa riduzione della spesa: il cippato ha un costo di circa 66 euro alla tonnellata e per alimentare questo impianto sono necessari circa 10.200 euro l’anno, a fronte dei 38.700 euro del costo annuo del gasolio.
L’Arsia, l’Agenzia della Regione Toscana per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo e forestale, con la collaborazione di Aiel (l'Associazione italiana energie agroforestali), ha supportato tecnicamente la realizzazione del progetto coordinando i vari soggetti coinvolti, dopo una attenta valutazione della sostenibilità tecnico-economica della locale filiera foresta-legno-energia.
L’approvvigionamento del cippato per l’alimentazione dell’impianto di teleriscaldamento è ampiamente assicurato dal legname proveniente dall’ordinaria gestione forestale dei boschi esistenti, la cui cura selvicolturale è essenziale per la loro stabilità e continuità nel tempo.