Firenze, 19 gennaio 2007- Si presenta all’insegna di molti segni positivi il bilancio 2006 delle cooperative toscane aderenti a Legacoop. Fa infatti registrare una crescita del 5,9% il fatturato complessivo delle cooperative toscane, che si porta a quota 6.470 milioni di euro, a cui corrisponde un aumento dell’occupazione del 3,6%, che porta il totale degli occupati a 42.800. Solo nell’ultimo anno hanno trovato un lavoro stabile nelle cooperative toscane di Legacoop 1487 persone.
Segni positivi del fatturato 2006 in tutti i vari comparti rispetto all’anno prima: dall’agricoltura, che fa registrare un +8,3%, al consumo con un +4,7%, alla produzione con un +7,2%.
In questo ultimo caso sono andati molto bene il settore dei metalli, dell’impiantistica, del marmo, della plastica, della ceramica. Bene anche il settore dei servizi, che ha fatto registrare un crescita del 6,9%, con spunti molto significativi in particolare nel campo dei servizi alle imprese.
Nel settore dell’occupazione, le donne – che nel 2005 erano il 49% - hanno superato la fatidica quota del 50% e oggi sono la maggioranza degli occupati, impiegate soprattutto nei settore del consumo e dei servizi.
Molto significativo, in un quadro regionale stagnante, il dato relativo alla quantità di investimenti che le coop toscane sono state in grado di mobilitare.
Nel trienno 2003-2005 gli investimenti sono cresciuti del 9,8%, e degni di particolare nota sono i dati del 2006 relativi ai costi di ricerca e sviluppo, che sono cresciuti del 2,4% e dei costi per diritti di brevetto industriale e utilizzazione delle opere dell’ingegno, che registrano un +15,2%, che rappresentano concreti segnali di una dinamica di sviluppo innovativo delle cooperative toscane aderenti a Legacoop.
«Le imprese cooperative continuano a crescere seppur in un quadro regionale con luci e ombre, e dimostrano di saper stare sul mercato - dichiara il presidente della Legacoop Toscana, Giovanni Doddoli – Il mondo cooperativo conferma e dimostra di essere una grande risorsa per la nostra regione e di rappresentare una forma d’impresa di grande attualità e di grande vitalità in uno scenario in cui l’impresa nella forma tradizionale mostra sempre i propri punti di debolezza e di criticità.
Ne hanno anche le cooperative, che pur tuttavia possiedono anche alcuni punti di forza, come il carattere intergenerazionale, la propensione agli investimenti e l’orientamento allo sviluppo».
Grande distribuzione
Il fatturato cresce del 4,7% nel 2006 rispetto al 2005, attestando a quota 4.290 milioni di euro, mentre l’occupazione sale a 14.950 unità, con un +1,9%.
Si tratta di tassi di crescita inferiori rispetto agli altri settori, dovuti alla politica di contenimento dei prezzi di alcune cooperative, ma comunque in linea con l’andamento del settore.
Manifatturiero – Costruzioni - Progettazione
La crescita del settore è stata trascinata dal comparto del terziario avanzato che comprende cooperative che svolgono attività di ricerca, indagini di mercato, progettazione e consulenza nel campo ambientale, dell’archeologia, dell’urbanistica, dell’informatica.
Questo settore, moderno ed in crescita, ha segnato un incremento del 65,7% nel triennio 2003-2005 e del 17,3% dal 2004 al 2005.
Nel 2006 la crescita è stata del 7,2% del fatturato, che tocca quota 799 milioni di euro, e del 4,3% dell’occupazione, che arriva a 4.000 unità.
Per il 2006 si stimano segni positivi di crescita sostenuta per il settore della lavorazione del metallo, per il settore dell’impiantistica, per quello della lavorazione del marmo, della plastica e della ceramica.
Servizi
Nel 2006 le cooperative di Servizi fanno registrare una crescita di fatturato del 6,9% e del 6,2% dell’occupazione, dati che mettono in evidenza l’efficacia di alcune scelte aziendali compiute, specialmente quelle orientate verso parziali e progressive riconversioni nei nuovi settori della logistica e del global service.
La crescita maggiore si è avuta ancora nel comparto dei Servizi Sociali.
Agricole
Le cooperative agricole registrano una crescita di fatturato nel triennio 2003-2005 dell’8,3% e dell’occupazione del 4,4%, e nel 2006 crescono ancora dell’8,3% per il fatturato e del 9,8% nell’occupazione, esprimendo una tendenza opposta a quella del comparto agricolo in Toscana che secondo i dati di Unioncamere Toscana ha registrato nel 2005 un calo sia della produzione (-5,9%) che dell’occupazione (-6%).
Il settore Oleario registra il tasso più alto, mentre rallentamenti si registrano nella crescita dei settori Vitivinicolo, della Zootecnia, e dei Servizi.
GLI INVESTIMENTI
Un dato molto positivo è la crescita sostenuta (+9,8%) delle immobilizzazioni nel triennio 2003-2005, che porta il valore a circa 1.391.000.000 Euro.
Le immobilizzazioni materiali, che rappresentano il 95% del totale, crescono del 10,6% e quelle immateriali calano del 3,8%. All’interno delle immobilizzazioni materiali cresce la voce “Terreni e fabbricati” (+6,8%), e tassi di crescita sostenuti si registrano per le voci “Impianti e macchinari” (+ 12,7). Nel dettaglio delle immobilizzazioni immateriali, crescono in particolar modo gli investimenti in “Costi di impianto e ampliamento” (+35,7%).
Anche in questo campo siamo in controtendenza rispetto all’andamento regionale segnalato sia da Unioncamere Toscana che da Irpet, secondo il quale si registra un calo degli investimenti (-1%), soprattutto di quelli materiali.
OCCUPAZIONE DI QUALITA’
Nelle cooperative aderenti a Legacoop Toscana la quasi totalità dei lavoratori ha un contratto da dipendente e solo il 2,9% ha un contratto di Collaborazione a Progetto.
Inoltre, la maggioranza dei lavoratori ha un contratto a tempo indeterminato (89%) e a tempo pieno (68%). Interessante notare è che nelle cooperative di Lavoro la percentuale di dipendenti soci è la maggioranza (circa il 70% nel 2005, in crescita rispetto al 2003): questo è un indicatore importante del livello di auto-imprenditorialità all’interno delle cooperative.
La componente femminile continua ad aumentare confermando un trend che caratterizza gli ultimi anni: le donne occupate nelle nostre cooperative sono circa il 50%, rispetto al 47% del 2003, ma sono previste in ulteriore crescita nel 2006.
In aumento il numero degli extracomunitari nelle cooperative di Legacoop: alla fine del 2005 rappresentano il 4,6% del totale degli addetti, rispetto al 3,8% del 2003 e si stima che nel 2006 questa percentuale sia in aumento.
I lavoratori extracomunitari si concentrano quasi totalmente nel settore Servizi (91,2%).
La quasi totalità di questi lavoratori ha un contratto di dipendenza (97,4%) e solo una quota residuale ha un contratto di Collaborazione a Progetto (2,6%); inoltre il 74% ha un contratto a Tempo Indeterminato e a Tempo Pieno; infine il 78,1% dei dipendenti nelle cooperative di Lavoro è anche socio della cooperativa. Si tratta quindi di un’occupazione stabile, che consente al lavoratore la sicurezza lavorativa e quindi una maggiore facilità di integrazione sociale e di ricongiungimento con la famiglia.