Firenze, 17 gennaio 2007 – L’aula consiliare ha confermato il “primario valore strategico del completamento del corridoio tirrenico attraverso una soluzione autostradale, lungo un tracciato costiero e caratterizzata da una progettazione di forte qualità ambientale e comprendente la realizzazione dei collegamenti con i porti di Livorno e Piombino”. Da qui la richiesta al Governo nazionale di impegnarsi per raggiungere l’obiettivo e l’invito alla Giunta “a verificare quanto prima tutte le proposte avanzate atte a realizzare l’opera in questione”.
Questi i contenuti della mozione, presentata da Sdi, Ds, Fi, An, Udc, Pdci, Margherita e Gruppo misto, ed approvata da tutti i gruppi consiliari tranne Verdi e Rifondazione, che hanno optato per l’astensione. La mozione, infine, invita il presidente Martini a relazionare in Consiglio entro trenta giorni ed incarica la commissione Territorio e Ambiente a procedere alle consultazioni su tutti i progetti di messa in sicurezza dell’Aurelia.
“C’è un progetto di tracciato con funzioni autostradali, condiviso dalle comunità locali, ad eccezione di un solo comune.
Un progetto che ha già superato la procedura di Valutazione di impatto ambientale ed è quindi cantierabile. Per realizzarlo sono necessari 600 milioni di finanziamenti pubblici, pari al 20% del costo complessivo. Una cifra molto inferiore rispetto a quella necessaria per la messa in sicurezza dell’Aurelia. Nei prossimi giorni inviteremo Salt a Firenze ad illustrarci la loro proposta, comprensiva dei collegamenti con Piombino e Livorno, che potrebbe essere anche a costo zero”. Così l’assessore alle infrastrutture Riccardo Conti ha risposto ad un’interrogazione dei consiglieri del centro-destra Antichi, Dinelli, Bianconi e Carraresi, collegata a varie mozioni, sia di maggioranza, che di minoranza.
“Siamo vicini a stringere – ha aggiunto l’assessore - facendo valere gli interessi della Toscana. Chiediamo al Consiglio di darci una mano”.
Un invito accolto dal consigliere Giuseppe Del Carlo (Udc), che ha auspicato l’approvazione di una mozione unanime, in attesa di verificare nel dettaglio il progetto, il relativo piano finanziario, il problema dei pedaggi.
“Sul fronte della sicurezza, preferiamo pagare un pedaggio, un ‘ticket’ per non andare al pronto soccorso” ha affermato Andrea Agresti (An) – Un’autostrada ben progettata risponde anche ai problemi di impatto ambientale.
Prima di tutto viene la vita della gente”
“La vita dei cittadini sta a cuore a tutti – ha replicato Monica Sgherri (Rc) – Per questo la messa in sicurezza dell’Aurelia era la priorità necessaria. Rispetto al protocollo siglato nel 2005 tra Regione Toscana, Regione Lazio e Governo c’è un arretramento”. Per questo Sgherri ha chiesto una presa di posizione con un riferimento esplicito a quel testo ed un esame di tutti i progetti da parte della competente commissione consiliare.
Il capogruppo dei Verdi, Mario Lupi, ha ricordato che tutto il percorso fatto in questi anni partiva dalla messa in sicurezza dell’Aurelia, con quattro corsie a tipologia autostradale, che evitasse il pagamento di pedaggi per alcune realtà locali.
Adesso, invece, si torna a parlare di autostrada. Lupi ha inoltre sottolineato l’importanza di sviluppare il cabotaggio.
“Il partito della superstrada non è mai morto ed ha trovato una sponda nelle dichiarazioni di due autorevolissimi esponenti del Governo” ha rilevato Alessandro Antichi, portavoce dell’opposizione di centro-destra. “Siamo tutti d’accordo: non si torna indietro – ha aggiunto – Le affermazioni dei ministri delegittimano la Toscana e le sue istituzioni rappresentative”.
Antichi ha poi osservato che la scelta del tracciato costiero renderà particolarmente delicati i problemi legati ai pedaggi.
“E’ un progetto ben fatto, anche dal punto di vista ambientale. Lo spostamento del traffico nazionale dall’Aurelia è già una prima risposta al problema della sicurezza”. Lo ha dichiarato Eduardo Bruno (PdCi), che ha sottolineato l’importanza dei collegamenti con Livorno e Piombino per lo sviluppo della portualità.
“Non dobbiamo cambiare strategia.
Ci sono documenti ufficiali del Consiglio, votati da tutti i gruppi di maggioranza, come il Prs, nel quale si parla di realizzare un’autostrada. E’ un impegno vincolante, contenuto anche nel programma elettorale”. Il presidente della Giunta regionale, Claudio Martini, ha concluso così il dibattito, sottolineando che, se mancano 600 milioni per il progetto autostradale, è impossibile pensare ad una messa in sicurezza dell’Aurelia, tutta a carico del bilancio pubblico. Martini ha quindi annunciato i due prossimi passi della Giunta: la richiesta di un tavolo nazionale, visto che il ministro Di Pietro ha terminato il suo giro di incontri con i presidenti di Regione, e l’invito a Salt a presentare il loro progetto.
L’aula ha quindi approvato una mozione unitaria ed ha respinto quella dei Verdi.
Per Fabio Roggiolani su una struttura tale “non possono tornare i conti e sarà tempo di fare chiarezza economica e politica”.