Nel 2007 gli amanti delle due ruote della Lega Ciclismo Nazionale della
Uisp
potranno competere per il titolo di Campione italiano di Granfondismo.
L'iniziativa, partita da Siena, è stata presentata ieri, martedì 9
gennaio,
nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione di
numerosi appassionati provenienti da tutta Italia, oltre che di Luigi
Menegatti, presidente nazionale della Lega Ciclismo Uisp e di Giancarlo
Brocci, responsabile italiano Uisp del Granfondismo.
Il premio, rappresentato da una maglia tricolore, sarà assegnato a quei
tesserati che, al termine della stagione, avranno concluso un numero
cospicuo, ancora da definire, di Granfondo su percorsi lunghi.
Tra le
prove
valide per conseguire il titolo saranno inserite manifestazioni
cicloturistiche, appuntamenti non competitivi a carattere regionale e
corse
omai considerate delle classiche storiche come quelle del circuito
Romagnolo, del Chianti, la Parigi - Brest - Parigi e L'Eroica, che si
svolge
nelle strade bianche tra gli splendidi paesaggi della Val d'Orcia, delle
Crete senesi e del Chianti. Proprio L'Eroica sarà l'ultimo appuntamento
della stagione di gran fondo nel quale saranno consegnate le maglie.
"Questa iniziativa - ha dichiarato Giancarlo Bocci, responsabile
italiano
Uisp del Granfondismo - propone un nuovo concetto di campione, non
l'agonista, ma appunto il granfondista.
Per i tanti appassionati che
ogni
domenica esprimono la propria passione per la bicicletta sarà un
ulteriore
stimolo a portare avanti la loro passione senza perdere il gusto di
pedalare
e vivere la bici in modo più lento. Per la Uisp significa recuperare
quello
spirito autentico di fare ciclismo e di fare sport che è alla base della
sua
cultura e della sua attività".
"E' molto importante - ha sottolineato Luigi Menegatti, presidente
nazionale
della Lega Ciclismo Uisp - questa nuova iniziativa che ricalca l'impegno
dell'associazione attenta da sempre a rispettare i valori dello sport e
dell'ambiente e a coinvolgere un numero di sportivi sempre maggiore
nelle
sue attività.
In questa prospettiva le due o tre tappe previste all'estero consentiranno di aprire le porte agli amatori di altri paesi e di ampliare ulteriormente il movimento facendo conoscere negli appuntamenti nel nostro Paese anche le opportunità cicloturistiche italiane".