Firenze, 9 gennaio 2007- Equilibrio tra tempi di lavoro, di cura, formazione e relazione; ovvero il diritto della persona a conciliare il lavoro con la cura della propria famiglia ed il diritto del lavoratore, dipendente o autonomo, a crescere professionalmente durante la propria vita lavorativa. Questa, in estrema sintesi, la ratio della legge 53/2000 che pone fra gli obiettivi principali il riconoscimento del valore della persona nello svolgimento del proprio compito lavorativo, qualunque esso sia, non come semplice esecutore ma quale soggetto interprete del ruolo produttivo.
La legge, a sostegno della quale sono stati stanziati ingenti fondi, non ha trovato però, fino ad oggi, adeguata diffusione ed applicazione rimanendo relegata nei meandri della burocrazia e della moltitudine di legislazione. Per questi motivi CNA Firenze ha deciso di scendere in campo affinché la legge diventi fruibile anche da parte di piccoli e medi imprenditori. Il provvedimento prevede infatti la possibilità, sia per i datori di lavori che per i lavoratori autonomi, di usufruire di finanziamenti pubblici per sostenere le spese di assunzione della forza lavoro necessaria per sostituire il personale che, per motivi professionali o personali, deve assentarsi dal lavoro per brevi o lunghi periodi.
Sull’argomento, di estrema attualità, si sono confrontati oggi alcuni esperti in materia durante il convegno organizzato da CNA Firenze al quale hanno partecipato: Silvia Corinaldesi, Consigliere Ministero per la Famiglia, Maria Grazia Maestrelli, Consigliere Pari Opportunità Provincia Firenze, Matteo Abbate, TK Consultane, Danilo Paoli, Responsabile servizio Consulenza Lavoro CNA Firenze, Luigi Nenci, Direttore CNA Firenze e Licia Papini, Presidente di CNA Impresa Donna della Provincia di Firenze.
Elemento peculiare e significativo della legge è la sua applicabilità anche alle realtà del lavoro autonomo.
Una applicabilità che però, ad oggi, è rimasta di fatto più teorica che pratica, vista l’inevitabile difficoltà a fruirne nella problematica condizione del lavoratore autonomo, che è spesso autore insostituibile del proprio lavoro.
Per le Aziende e per i lavoratori autonomi, CNA Firenze ha messo a punto un percorso per la concreta fruizione delle opportunità di sostegno che la Legge offre alle imprese attraverso la diffusione della legge, l’informazione e l’approfondimento sulle sue disposizioni, la consulenza su progetti che possono prevedere dalla flessibilità di orario per i dipendenti fino alla richiesta addirittura di un sostituto al lavoratore/trice autonoma per il periodo di astensione o congedo parentale.
Non c’è infatti una unica modalità di applicazione della normativa, ma ogni realtà imprenditoriale dovrà proporre il proprio progetto di attuazione.
CNA Firenze ha inoltre presentato un progetto per il proprio organico, basato sull’art. 9, e formulato di concerto con le rappresentanze interne: è un progetto complesso e articolato, che va dalla “banca ore” alla flessibilità, dalle deroghe dell’orario di lavoro ai part-time reversibili al rientro dalla maternità, analizzando a fondo tutte le opportunità che offre la Legge.
D’altro canto un simile comportamento aziendale è da sempre perseguito da CNA Firenze, ed è considerato un patrimonio del nostro sistema, che su questi valori fonda la sua essenza profonda. Attraverso il sostegno che offre la Legge potremo meglio organizzarlo e consolidarlo con le risorse adeguate.
Il tema è talmente importante e complesso che, per essere affrontato adeguatamente, necessita del sostegno delle Istituzioni: per questo l’appuntamento di oggi assume una grande importanza, e la presenza al Convegno delle rappresentanti delle alte cariche dello Stato e del territorio ci incoraggia e ci conforta.
Di questo vogliamo sinceramente ringraziarle. E’ anche per merito loro se siamo insieme a parlare di una legge che “concilia” l’interesse del singolo con l’interesse di una società moderna, attenta sì alla crescita e alla competizione internazionale, ma che ha individuato nella valorizzazione della persona e nei valori della famiglia, della cultura e della solidarietà i suoi punti di forza e le linee guida per il futuro. Finalmente, una legge che contribuisce a conciliare il cittadino con lo Stato.