PRATO – Con le festività natalizie, Prato si riscopre golosa. E di palato fine.
Sì, perché anche quest’anno, dal panettone al pandoro, dal torrone alla mantovana, ai ricciarelli, il dolce artigianale l’ha fatta da padrone sulle tavole dei pratesi, che hanno riscoperto il gusto delle ricette tradizionali. Il tutto al di sopra delle aspettative, a conclusione di un 2006 decisamente non idilliaco.
”La crisi dell’anno appena passato non ha risparmiato nessun settore – prende atto il presidente del Consorzio pasticceri pratesi di Confartigianato, Massimo Peruzzi -, ma la pasticceria di qualità ha attirato l’interesse di una clientela che, magari ha rinunciato allo champagne, ma non ai biscotti di Prato con il vin santo”.
Quindi a Natale non esiste crisi per il consumo dei dolci artigianali, un legame stretto con la tradizione che la clientela ha riscoperto e premiato con la fedeltà.
”La concorrenza con la grande distribuzione – osserva Peruzzi – è difficile da contrastare, per gli orari di apertura più estesi, la maggiore disponibilità dei prodotti, il sottoprezzo, la svendita dei prodotti alla fine delle feste.
Ma la nostra arma vincente rimane la qualità – continua - che rende il prodotto artigianale prezioso e unico. La genuinità e la freschezza degli ingredienti rendono sicura la scelta dei nostri prodotti e questo ci ha permesso di vincere ancora una volta la sfida con i prodotti industriali”.
Nel complesso le vendite sono andate bene e si sono assestate sui livelli del 2005, una tendenza in linea con le rilevazioni di Confartigianato a carattere nazionale.
” Le richieste sono state tante – dice Paolo Sacchetti della pasticceria caffè Nuovo Mondo – e i panettoni sono andati per la maggiore.
Per quanto riguarda la mia pasticceria – continua Sacchetti - oltre alla clientela fissa, le richieste sono arrivate anche da fuori Prato. Basti pensare che dal mese di dicembre abbiamo confezionato più di mille panettoni, 220 solo il giorno di Natale”.
Insomma, il prodotto artigianale non piace solo a pochi estimatori, ma la clientela è vasta e sulla tavola è spuntata anche una novità: Giulebbe, il nuovo dolce pratese fatto con i fichi secchi di Carmignano, che Paolo Sacchetti ha presentato al recente salone del gusto di Torino.