PRATO – Professionalizzare gli operatori edili, creare elementi di verifica e riscontro, ma soprattutto tutelare il cittadino.
E’ entrato in vigore il 1° gennaio 2007 il nuovo regolamento Riverse Charge per l’edilizia, che va a consolidare il rapporto e le corresponsabilità tra appaltatore e subappaltatori, in fatto di oneri retributivi, assicurativi, previdenziali.
In pratica, con la nuova legge il subappaltatore non avrà più l’obbligo di versare l’Iva, che verrà calcolata e gestita direttamente dall’appaltatore.
“Invitiamo pertanto appaltatori e subappaltatori – interviene Paolo Beghelli, presidente di Confartigianato edilizia Prato – a certificare il proprio ambito lavorativo in base alla nuova normativa appena entrata in vigore. Per ulteriori delucidazioni – continua – gli operatori possono rivolgersi a Michele Vuolato, dell’ufficio della categoria edilizia di Confartigianato Prato”.
L’attenzione di Confartigianato Imprese Prato non è rivolta solo agli aspetti fiscali e normativi del settore edile, ma comprende in toto l’attività artigianale.
Infatti, Confartigianato Prato è parte attiva di un progetto (a livello regionale e nazionale) per la regolamentazione all’accesso della professione.
“Col tempo - continua Beghelli - è diventato palese che un artigiano, oltre a correre rischi imprenditoriali in proprio coinvolge anche committenti e collaboratori, pertanto ha l’imperativo di gestire con competenza l’impresa in tutti i suoi aspetti. Il progetto di accesso alla professione – chiarisce il presidente della categoria – oltre a professionalizzare gli operatori, è garanzia per il cittadino, in quanto consumatore e committente”.