Scattano i nuovi provvedimenti del Comune per combattere lo smog. L'assessore all'ambiente Claudio Del Lungo ha firmato l'ordinanza con le nuove restrizioni per i veicoli più vecchi e inquinanti. Come previsto anche dall'accordo di programma siglato con la Regione il 20 dicembre del 2005 e tuttora vigente, da gennaio 2007 sono previste nuove misure. Il divieto di circolazione si estenderà per tre giorni alle settimana dalle 8 alle 19 (martedì, mercoledì e giovedì) anche alle auto diesel Euro 1, i ciclomotori Euro 1 a due tempi e i grossi camion per il trasporto merci Euro 0 con portata superiore alle 3,5 tonnellate.
Rimarranno attivi anche gli attuali provvedimenti che, come noto, riguardano lo stop alle 24 ore su 24 delle auto non catalizzate Euro 0 (benzina e diesel), dei ciclomotori Euro 0 e dei furgoni merci Euro di portata inferiore alle 3, 5 tonnellate. Per quanto riguarda gli autobus Euro 0 impiegati nel trasporto pubblico locale e a uso turistico, essendo stata appena concordata una sperimentazione sui dispositivi di abbattimento delle polveri, il Comune ha deciso di mantenere il blocco solo la domenica.
In Italia per ogni 100 abitanti vi sono 58 autovetture circolanti. Si tratta del rapporto più elevato tra quelli dei paesi dell’Europa occidentale. Il dato si riferisce al 2004 e deriva da uno studio dell’Osservatorio Autopromotec, che è la struttura di ricerca della più importante rassegna espositiva internazionale di attrezzature, prodotti e servizi per l’assistenza ai mezzi di trasporto, la cui prossima edizione, la 22°, si terrà nel quartiere fieristico di Bologna dal 23 al 27 maggio 2007.
Il rapporto autovetture per abitanti è stato costruito utilizzando i dati ufficiali, per l’Italia dell’Aci e dell’Istat e per gli altri paesi delle fonti corrispondenti, e naturalmente può essere influenzato dalle diverse metodologie di rilevazione. Il quadro che emerge vede comunque l’Italia in testa alla graduatoria seguita dalla Germania con 55 auto per 100 abitanti. Seguono la Svizzera con 51, mentre Regno Unito, Austria e Francia hanno valori sostanzialmente coincidenti con la media europea (50 veicoli ogni 100 abitanti).
Abbastanza distanziata la Spagna con 45 autovetture per 100 abitanti, mentre la classifica si chiude con la Grecia (36) e la Danimarca (35).
Il primato dell’Italia è probabilmente da porre in relazione alle carenze del trasporto pubblico, che rendono spesso inevitabile il ricorso all’auto privata anche per gli spostamenti pendolari casa/ufficio. Nonostante l’elevata concentrazione di autoveicoli, il parco circolante italiano continua ad aumentare con un incremento medio annuo che nell’ultimo decennio è stato di 4.366.061 unità e ciò sia perché vi è ancora circa un quinto delle famiglie italiane che non dispone della prima autovettura sia perché continua ad aumentare la quota delle famiglie che possiedono due, tre o più auto.
Lo studio dell’Osservatorio Autopromotec prende in considerazione anche la densità automobilistica per regione.
Guida la graduatoria il Lazio (con 66 autovetture per ogni 100 abitanti), seguito dall’Umbria (65), dal Piemonte (63), dalla Toscana e dalle Marche (62) e dall’Emilia Romagna (61). La Lombardia si trova in una posizione centrale (58) mentre la classifica viene chiusa dalla Liguria e dalla Puglia con 51 vetture per ogni 100 abitanti.
Dallo studio dell’Osservatorio Autopromotec emerge che nel 2004 le autovetture circolanti in Europa erano 199.333.043 mentre in Italia il parco circolante era costituito da 33.931.058 autovetture con una incidenza ancora abbastanza rilevante (32%) di modelli euro 0 o euro 1 e quindi molto più inquinanti delle vetture euro 4 attualmente offerte sul mercato.
Il grande parco circolante italiano necessita quindi di un volume molto rilevante di interventi per manutenzioni e riparazioni, che è assicurato da circa 80.000 officine di autoriparazione.
Autopromotec 2007, che verrà inaugurato il 23 maggio 2007, si rivolge proprio al mondo dell’autoriparazione a cui offre la possibilità di vedere quanto di meglio viene offerto dall’industria delle autoattrezzature e dei ricambi per far fronte alle esigenze di manutenzione e riparazione che stanno diventando sempre più complesse.
L’innovazione tecnologica sulle autovetture impone infatti agli autoriparatori un costante aggiornamento professionale e l’adeguamento di attrezzature e strumentazioni di officina. E a ciò si aggiunge che l’andata a regime del sistema europeo delle revisioni (con il primo controllo dopo quattro anni dalla immatricolazione e successivamente ogni due anni) ha reso di fatto più elevati gli standard minimi di efficienza delle autovetture, mentre la domanda di prestazioni di officina tende ad aumentare anche per l’esigenza di tenere sotto controllo le emissioni inquinanti per essere in regola con la normativa sul bollino blu.