E' questa la richiesta alla Giunta provinciale contenuta in una interrogazione urgente presentata dal capogruppo dei Verdi in Provincia di Firenze, Luca Ragazzo. Nelle scorse settimane – è scritto nell’interrogazione presentata dai Verdi – è stato reso noto che per questo progetto è previsto venga avviata da parte della Provincia la cosiddetta “procedura di verifica”, una sorta di valutazione semplificata degli impatti che però coinvolge solo gli enti ed amministrazioni locali interessate, ma nella quale non è prevista la partecipazione della popolazione, con la possibilità di presentare osservazioni e memorie, come invece è consentito con la V.I.A.
La cosa non convince il capogruppo Luca Ragazzo, il quale a riguardo precisa che se le strade extraurbane è prevista la “procedura di verifica” provinciale, tuttavia la legge regionale 79/98, all’art.
5 precisa anche che “sono comunque sottoposti a valutazione di impatto ambientale” (VIA) quei progetti ricadenti “anche parzialmente all’interno di aree interessate da elementi di tutela delle risorse essenziali … , individuate dagli strumenti urbanistici di ogni livello”.
“Il progetto del tracciato stradale della Variante alla SS. 67 in questione risulta interessare anche aree che il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia (PTCP) individua come “Aree Fragili da sottoporre a Programma di Paesaggio”, “Aree Sensibili” sottoposte a protezione idrogeologica, aree di protezione paesistica e/o storico–ambientale – precisa il consigliere dei Verdi.
“Sono questi gli specifici strumenti con cui nel PTCP, per finalità di tutela, sono classificate le parti di maggiore valore ambientale o storico culturale e/o maggiormente minacciate, della struttura profonda del territorio, che quindi costituiscono “invariante strutturale” del Piano.
Per tali motivi il capogruppo dei Verdi, Luca Ragazzo, ha chiesto all’amministrazione provinciale che il progetto del terzo lotto della Variante alla SS.
67, adempiendo alle prescrizioni della normativa regionale, venga obbligatoriamente sottoposto alla “Valutazione di Impatto Ambientale” (VIA) anziché alla “procedura di verifica”, anche allo scopo di una maggiore partecipazione delle comunità locali nella definzione del tracciato.