Massa Carrara, 15 dicembre 2006 – Lavori in economia subito lo stop. A chiederlo alle amministrazioni locali sono gli Edili della Cna di Massa Carrara reduci da una settimana in incontri serrati (prima ad Aulla poi ad Avenza) durante il quale hanno incontrato gli imprenditori dell’edilizia apuana. “I lavori in economia (tutti quei “piccoli” lavori di manutenzione e restauro, che a differenza di quelli ritenuti “grandi”, non necessitano di documentazione e forme di controllo da parte degli organismi preposti) sono – hanno detto gli imprenditori edili durante l’Assemblea alla quale hanno partecipato una cinquantina di colleghi – l’incubatrice per i lavoratori in nero.
E’ ora di smetterla di rilasciare concessioni di lavori in economia a cuor leggero. Si deve arrivare ad una svolta se vogliamo davvero, tutti insieme, vincere questo fenomeno e tutelare le imprese. In questa provincia si sta abusando di un modo di lavorare non-etico e ingiusto per chi rispetta le regole e per questo chiediamo pubblicamente alle amministrazioni di dare un taglio a concessioni di questo genere perché altro non stanno facendo, se pur involontariamente, che dare spazio ai lavoratori in nero”.
L’attacco della Cna arriva dopo una attenta valutazione del modus operandi dell’iter che porta ai cosidetti “lavori in economia”. Alle imprese alle quale viene concesso di lavorare in economia infatti, non devono presentare nessun tipo di documentazione: non serve in prossimità del cantiere il cartello dove si riporta il nome della ditta che sta svolgendo il lavoro, non serve il Durc, il certificato che, sulla base di un'unica richiesta, attesta contestualmente la regolarità di un'impresa per quanto concerne gli adempimenti Inps, Inail e Cassa Edile verificati sulla base della rispettiva normativa di riferimento, e nemmeno il libro matricola per gli operai.
“Questo – spiegano ancora gli Edili - lascia libero campo all’assunzione, se così si può dire, di lavoratori in nero proprio per il fatto che non c’è l’obbligo di rendere conto a nessuno. Cosa diversa quando si tratta di interventi di grandi dimensioni dove al contrario, dobbiamo presentare mille moduli e richiedere mille autorizzazioni: dal Durc all’iscrizione alla Camera di Commercio passando dal libro matricola. Un pacco di carta che noi compiliamo con piacere se serve a qualcosa di positivo.
Il lavoro nero si nasconde tra le maglie dei lavori in economia. Vogliamo risposte precise dalle amministrazioni in merito perché – concludono - il lavoro nero va sconfitto il prima possibile e con l’aiuto delle istituzioni e delle altre organizzazioni sociali e sindacali possiamo davvero arrivare ad una svolta”.