Il consiglio provinciale è tornato sul Piano provinciale dei rifiuti approvando, con 22 voti a favore (Ds, La Margherita, PdCI, Sdi, Prc e Verdi) e 7 astensioni (FI, AN, UDC) il Piano di azione per la prevenzione e la riduzione dei rifiuti in Provincia di Firenze e dei criteri per la redazione del bando di assegnazione di contributi volti alla prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti. Approvati anche alcuni emendamenti presentati da Rifondazione Comunista e quattro ordini del giorno.
Uno presentato dai gruppi della Casa delle libertà e dai Verdi, uno di Ragazzo (Verdi) e Marconcini (PdCI), due di Rifondazione Comunista. La Giunta, con l’assessore all’ambiente Luigi Nigi ha, a sua volta, autoemendato la delibera per intervenire: “Sia con l’inserimento dei progetti di educazione ambientale fra le linee su cui agire con il bando, sia tra le azioni migliori che vengono richiamate nel nostro provvedimento”. Ragazzo (Verdi) ha ricordato come: “Nel piano è presente la distribuzione nelle case di sacchetti dove le famiglie possono differenziare tutti i rifiuti.
Nell’ordine del giorno presentato si chiede di potenziare, in bilancio, lo stanziamento di 250 mila euro per favorire la raccolta differenziata”. Nascosti (An) ha illustrato anche l’Odg del centrodestra: “Che ha l’obiettivo d’incentivare le best pratic per la riduzione dei rifiuti. Occorre puntare sul green pubblic procurament, l’obbligo delle Regioni di acquistare almeno il 30% delle proprie forniture con materiali fatti da prodotti provenienti dalla raccolta differenziata e questo è un obiettivo importante sul quale la Provincia può intervenire”.
Targetti (Prc) ha chiesto di aggiungere: “Tre strumenti che ci possono consentire di raggiungere meglio gli obiettivi della riduzione dei rifiuti: un sistema di raccolta non basato sul cassonetto ma sul porta a porta, la revisione dei regolamenti comunali di assimilazione dei rifiuti speciali ed urbani e l’individuazione di sistemi e di tecniche che consentano l’applicazione puntuale della tariffa che può diventare più semplice con una progressiva estensione del metodo del porta a porta”.
Anche Marconcini (PdCI) ha ribadito la necessità di aumentare, in bilancio, la cifra da destinare alla raccolta differenziata: “Il nostro ordine del giorno è costruito sul pragmatismo, sulla concretezza e non su astratti idealismi”. Gori (DS) ha ricordato come: “Il nostro piano provinciale si caratterizzava per un binomio assolutamente stringente, da un lato dare delle risposte convincenti e credibili sotto il profilo tecnico al problema dei rifiuti e quindi all’impiantistica e dall’altro sviluppare convintamente e con forza tutte quelle politiche preventive in materia di rifiuti.
Queste pratiche non sono facili a realizzarsi ma il provvedimento è importante e coglie aspetti significativi del Piano”. Lensi (FI) ha contestato il fatto che: “I soldi non sono sufficienti per fare quel tipo di porta a porta e tanto meno sono chiari alcuni tipi di azione che si vogliono intraprendere per la riduzione dei rifiuti”.