Firenze, 11 dicembre 2006 - 'Infrastrutture senza pianificazione' è l'eloquente titolo con cui l'Università di Firenze ha organizzato una giornata di studio e di dibattito sulle grandi opere fiorentine legate all'Alta Velocità insieme alle realtà della società civile impegnate per una mobilità sostenibile. L'iniziativa avrà luogo mercoledì 13 dicembre a Firenze presso l'Aula Magna della Facoltà di Architettura in via Micheli 2 e avrà il merito di affrontare in maniera scientifica e autorevole i danni passati e presenti legati alla costruzione della TAV in Mugello e i potenziali guasti all'ecosistema della città di Firenze che potrebbero scaturire dalla costruzione delle due gallerie di sette chilometri ciascuna sotto la città e della nuova stazione sotterranea.
Dopo l'esperienza della Val di Susa, che ha visto crescere la consapevolezza dei rischi e degli impatti dell'opera, determinando la opposizione delle popolazioni, anche a Firenze ci si muove per fare un po' di luce su un progetto – il sottoattraversamento del capoluogo toscano – che sta per essere appaltato nella totale mancanza di informazione e di trasparenza, senza una progettazione definitiva e senza una reale valutazione di alternative che pure esistono, con una sola certezza: l'impatto ambientale, urbano ed economico sarà pesantissimo.
La giornata di studio del 13 dicembre è articolata in due sessioni. La mattinata sarà dedicata alla valutazione di uno studio sugli effetti ambientali della tratta nel Mugello, il pomeriggio è prevista la presentazione dei primi risultati del lavoro del Gruppo di Studio costituitosi presso la Facoltà di Architettura fiorentina (che si concluderà entro febbraio) e una discussione su aspetti generali legati alla realizzazione dell'Alta Velocità.
Parteciperanno alcuni protagonisti dell'esperienza valsusina, esponenti di associazioni ambientaliste, delle forze politiche impegnate su questo tema – Rifondazione Comunista e Unaltracittà/Unaltromondo -, docenti dell'Ateneo fiorentino, esperti nazionali ed esponenti dei movimenti locali.