Firenze Parcheggi, Checcucci e Cellai (An): "Società pubblica? Meglio una gara europea per l'affidamento dei servizi"

Redazione Nove da Firenze
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10 dicembre 2006 21:52
Firenze Parcheggi, Checcucci e Cellai (An):

La fusione di Firenze Parcheggi e Sas per creare un soggetto totalmente pubblico per gestire i servizi per la sosta? Una scelta che presenta criticità sia dal punto di vista politico sia da quello giuridico. La soluzione migliore, quella che avrebbe garantito la concorrenza sulla scia delle liberalizzazioni annunciati dal governo, è invece bandire una gara europea per l'affidamento dei servizi che, per legge, non possono più essere gestiti dalla Firenze Parcheggi. E' quanto dichiarano i consiglieri comunali di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci e Jacopo Cellai che, sul tema specifico e sulla Firenze Parcheggi in generale, hanno presentato una domanda di attualità che sarà discussa lunedì in consiglio comunale, una mozione e una interrogazione.

In particolare le questioni della decadenza della concessione a Firenze Parcheggi e della necessità di individuare un nuovo soggetto per la gestione dei servizi finora svolti dalla società sono il tema della mozione. "L'Amministrazione comunale ha deciso di precorrere la strada della fusione di Firenze Parcheggi con Sas in modo da creare una società interamente pubblica cui affidare i servizi - spiegano gli esponenti di Alleanza Nazionale -. Ma il fatto che si tratti di una società totalmente pubblica non basta".

Secondo Checcucci e Cellai, infatti, il Testo Unico degli enti locali, modificato per recepire le norme comunitarie, specifica che si deve trattare di 'società in house', ovvero società in cui l'Amministrazione, al tempo stesso concedente e azionista, eserciti un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi. E che queste società devono svolgere la propria attività nei confronti della sola amministrazione. Caratteristiche che non sono conseguenze automatiche dell'azionariato totalmente pubblico.

"E' vero che tutte le società in house sono pubbliche - spiegano - ma non è sempre vero il contrario, tanto che esiste una copiosa e recente giurisprudenza comunitaria e italiana al riguardo che non ritiene sufficiente la partecipazione totalitaria pubblica per escludere la necessità di una gara. Anzi - proseguono Checcucci e Celai - gli indirizzi comunitari e la giurisprudenza confermano che la società in house deve essere un'eccezione alla regola della concorrenza e dell'affidamento dei servizi in gara".

A questi ragionamenti tecnici, gli esponenti di An aggiungono un riflessione più prettamente politica. "Appare singolare che, mentre il governo nazionale ha annunciato una politica di liberalizzazioni e lo stesso ministro Lanzillotta ha firmato un disegno di legge in cui si ribadisce la via maestra della gara per l'affidamento dei servizi pubblici locali, l'Amministrazione fiorentina decida di percorrere la strada dell'affidamento diretto a una società pubblica. Evidentemente - sottolineano - siamo di fronte a una vittoria di Rifondazione comunista, dei comitati e della sinistra critica".

Per quanto riguarda la mozione, questa, se approvata, impegna il sindaco a "procedere alla messa in concorrenza di tutti quei servizi che non possono più essere svolti dalla Firenze Parcheggi, bandendo una gara europea alla quale possano partecipare tutti gli operatori pubblici e privati che ne hanno i requisiti (quindi anche Firenze Parcheggi) e che sia volta a ricercare l'operatore che sia in grado di assicurare i livelli di servizio richiesti alle migliori tariffe possibili, oltre a dare garanzia di salvaguardia del personale addetto a queste specifiche attività".

Nell'occasione Checcucci e Cellai hanno presentato anche una domanda di attualità sui cosiddetti "permessi speciali" che consentono la sosta in tutte le aree ztl, zcs anche a rotazione veloce chiedendo e una interrogazione sullo "storno" di 11,40 euro concesso per ogni multa elevata alla Firenze Parcheggi e sulla modalità con cui vengono retribuiti gli ausiliari.

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