Il Natale, una festa da passare in casa, con gli affetti più cari, seduti intorno ad una tavola imbandita e decorata per l’occasione; ma oggi, nell’era dei pranzi veloci cosa viene servito nei piatti del servito buono tirato fuori per l’occasione? La giornalista Roberta Capanni e l’esperta di cucina Viviana Loppi si sono poste questo quesito e hanno raccolto le interviste di donne di tutte le età ed estrazione sociale chiedendo loro cosa si cucina nelle loro case per il giorno di Natale.
Un percorso che si è rivelato anche un piccolo spaccato della nostra società e che ha permesso di creare non un semplice libro di ricette ma di entrare nelle cucine e nei ricordi di tante donne.
Racconta, per esempio Carlina: “Senza il cappone non ci pare neanche Natale! L’ho imparato a fare dalle suore in collegio perché suor Mariella era una cuoca sopraffina e aveva una certa simpatia per me…” e Anna Maria: “ E’ strano, lo so, ma a casa nostra si cucinava il peposo per il pranzo di Natale.
Il fatto è che la nonna era dell’Impruneta e approfittava del fatto che la famiglia si riunisse a casa sua per farci gustare il suo formidabile peposo!”
E ancora, Simonetta, romana dei Castelli che vive in Toscana da oltre dieci anni : “Ogni anno preparo qualcosa di diverso ma ciò che non faccio mai mancare è il pangiallo perché mia madre l’ha sempre fatto:”
Il primo volume raccoglie le testimonianze delle donne che vivono nella centralissima Toscana anche se molte delle intervistate pur vivendo anche da molti anni in questa regione , proprio per la festa più attesa dell’anno, riscoprono ricordi e tradizioni di un’infanzia trascorsa in altre regioni.
Il Natale, una festa un tempo celebrata con riti e tradizioni tramandate generazione dopo generazione che oggi appare svuotata dei suoi più profondi significati.
Il Natale è servito è un libro di ricette che però vuol essere anche uno spunto di riflessione.
In passato, le “massaie”, durante la festa, cercavano di servire il meglio delle loro ricette anche se queste erano spesso costituite da ingredienti poveri. I cibi cuocevano a fuoco lento per ore ed ore e inondavano le case con il loro profumo invitante fin dalle prime ore del mattino.
Oggi, cosa accade nelle famiglie, spesso non tradizionali, il giorno di Natale?
Vengono ancora cucinati i piatti con i tempi richiesti dalle ricette della tradizione o il modo di cucinare veloce di tutti i giorni è arrivato anche sulle tavole imbandite per la festa più preziosa dell’anno?
Nonostante i radicali cambiamenti della società, alcune consuetudini rimangono.
E c’è qualcuno che pare proprio deciso a non abbandonare le proprie tradizioni e, sorprendentemente, anche i più giovani, dopo qualche anno di esotiche vacanze, iniziano a rimpiangere il sapore del Natale passato a casa propria. Un libro sicuramente originale, lontano dai soliti manuali di ricette dove ogni piatto è “raccontato” e preceduto da un breve spaccato di vita della narratrice per meglio inserire, nel contesto odierno, “ l’arte di cucinare “delle donne di oggi.