Confcommercio: lavoratori senza stipendio da tre mesi

Redazione Nove da Firenze
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06 dicembre 2006 14:08
Confcommercio: lavoratori senza stipendio da tre mesi

Firenze, 6 dicembre 2006- Sessant'anni di storia li volete buttare via così? Firenze città di turismo e commercio. Proprio qui facciamo scomparire Confcommercio? La settimana scorsa ha avuto luogo a Roma una manifestazione dei 100 dipendenti della sede di Firenze e provincia di Confcommercio. Domenici per scongiurarne il fallimento ha parlato per telefono con il presidente Sangalli in persona: 'Siamo molto preoccupati della grave crisi che sta attraversando Confcommercio Firenze", e l´amministratore delegato nazionale Giovanni Bort avrebbe detto: «Non possiamo permetterci di non avere una Confcommercio a Firenze»..
“Desidero esprimere tutta la mia solidarietà agli associati, dipendenti e collaboratori di Confcommercio Firenze per il periodo di grande difficoltà che stanno attraversando, invitandoli a tenere duro per superare ogni difficoltà”.

E’ così che Antonio Catanese, Presidente di Confartigianato Imprese Firenze, commenta la crisi che da mesi avvolge l’associazione dei commercianti più antica della città. “E’ impensabile un futuro senza Confcommercio Firenze, uno tra gli interlocutori più importanti per la vita economica e le relazioni sindacali cittadine. Sono certo che la giunta esecutiva nazionale saprà il prossimo 13 dicembre prendere la decisione più opportuna per l’avvenire ma, per l’immediato, ritengo meritevole d’attenzione la proposta lanciata dall’Assessore alle attività Produttive di Palazzo Vecchio, Silvano Gori per un intervento diretto in materia della Camera di Commercio e del suo Presidente Luca Mantellassi che, forti della loro rappresentanza, si facciano interpreti e portatori di un accordo con il livello nazionale” conclude Catanese.
"Giusto che la Confcommercio dia un taglio con la disastrosa gestione degli anni passati, ma l’importante è che la nuova figura giuridica subentri immediatamente alla vecchia senza soluzione di continuità -così il capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli interviene sulla vicenda Confcommercio- E’ necessario che tra la ‘chiusura’ e la ‘riapertura’ non si crei un vuoto, perché sarebbe un danno irreparabile per il sistema delle ‘botteghe’ che, a Firenze, non solo rappresentano la tradizione ma anche uno dei più importanti motori dell’economia.

Quale socio da 40 anni dell’associazione, non posso dunque che auspicare che s’intervenga subito per far ripartire col piede giusto una realtà che per decenni ha svolto una funzione insostituibile per la nostra città".

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